Si è svolta a Roma nell'Aula Magna della Corte di Cassazione, la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, del presidente del Senato, Renato Schifani, e quello della Camera, Gianfranco Fini.
L'apertura è avvenuta attraverso la relazione del primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone. Successivamente, a prendere la parola nell'Aula Magna della suprema corte sono stati il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, (foto) e del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito.
Alla cerimonia vi hanno preso parte molti ministri, i vertici militari, esponenti dell'Associazione nazionale dei magistrati e degli avvocati. Lapertura dell'anno giudiziario è stata il volano sul problema "giustizia": denunciata infatti, la giustizia lumaca, i processi - hanno detto- sono più lenti che in Africa. Nel 2008 i ritardi sono costati oltre 32 milioni di euro allo Stato per gli indennizzi ai cittadini. Da limitare - dicono - le proroghe alle intercettazioni. sono un mezzo d’indagine costoso anche se sono essenziali. Dalle relazioni è emerso che l’ Italia è al 156° posto su 181 paesi nella classifica del funzionamento del sistema giudiziario.
L'apertura è avvenuta attraverso la relazione del primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone. Successivamente, a prendere la parola nell'Aula Magna della suprema corte sono stati il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, (foto) e del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito.
Alla cerimonia vi hanno preso parte molti ministri, i vertici militari, esponenti dell'Associazione nazionale dei magistrati e degli avvocati. Lapertura dell'anno giudiziario è stata il volano sul problema "giustizia": denunciata infatti, la giustizia lumaca, i processi - hanno detto- sono più lenti che in Africa. Nel 2008 i ritardi sono costati oltre 32 milioni di euro allo Stato per gli indennizzi ai cittadini. Da limitare - dicono - le proroghe alle intercettazioni. sono un mezzo d’indagine costoso anche se sono essenziali. Dalle relazioni è emerso che l’ Italia è al 156° posto su 181 paesi nella classifica del funzionamento del sistema giudiziario.
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