Aumenta la trasparenza nei lavori stradali. A tutti gli appalti pubblici per nuove opere e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati dall' ANAS nella Provincia di Imperia, saranno applicate clausole e condizioni speciali per escludere le ditte che risultassero in rapporto con la criminalità organizzata. Questa la principale novità introdotta dal protocollo di legalità firmato oggi a Imperia tra il Prefetto Maurizio Maccari e il Direttore centrale Nuove Costruzioni dell’ANAS Gavino Coratza per prevenire i rischi di infiltrazione nel tessuto socio-economico della provincia.“L’accordo – ha spiegato l'ing. Coratza – nasce dalla volontà di favorire il potenziamento delle infrastrutture promuovendo la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa e semplificherà gli oneri amministrativi a carico delle stazioni appaltanti e delle imprese”. Il protocollo prevede tre momenti di intervento.L’ANAS inserirà nei bandi di gara clausole che obbligheranno le ditte a riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. Tutte le ditte dovranno comunicare alla Prefettura di Imperia, attraverso l’ANAS, le informazioni occorrenti per svolgere gli accertamenti antimafia al momento della pubblicazione dei bandi di gara - e non più solo, come avveniva finora, nella fase di aggiudicazione e stipula dei contratti - per l’appalto di lavori di importo superiore a 1,5 milioni di euro e di forniture e servizi di importo superiore a 206 mila di euro. Infine, ove emergessero durante gli accertamenti rapporti di contiguità con la criminalità organizzata, sono previste clausole di revoca o di recesso in base alle quali l’ANAS può escludere le imprese dall’appalto in qualsiasi momento delle procedure di gara e di esecuzione dei lavori. Il protocollo firmato oggi a Imperia è un’ulteriore tappa del percorso avviato da tempo che vede la Prefettura e le forze di polizia impegnate in un’attività attenta e costante di monitoraggio degli appalti pubblici. Un documento analogo è già stato sottoscritto dall’ANAS con le Prefetture di altre province italiane. Dal 2003 sono operativi, inoltre, i gruppi interforze dei quali fanno parte, oltre al funzionario della Prefettura che li coordina, rappresentanti della squadra mobile della Questura, del Reparto operativo dei Carabinieri, del Gico della Guardia di finanza, della Direzione investigativa antimafia, dell’Ispettorato provinciale del lavoro e del Provveditorato alle Opere pubbliche. Questi gruppi hanno poteri di accesso nei cantieri per acquisire informazioni e documentazione sulle ditte sospette. I risultati dei controlli, che riguardano anche gli aspetti del lavoro nero e della sicurezza nei cantieri, vengono poi inseriti in una banca dati collegata con l’Autorità per l’alta sorveglianza delle opere pubbliche. “In provincia di Imperia non ci sono fenomeni di criminalità organizzata - ha osservato il Prefetto Maccari – ma la realizzazione di importanti opere pubbliche in programma e l’impiego di ingenti risorse finanziarie impongono di mantenere alto il livello di attenzione con controlli ancor più incisivi. Sotto questo aspetto il protocollo rappresenta un robusto baluardo contro eventuali tentativi di infiltrazione”.
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