Sabato 24 gennaio, ad Alassio, si svolgerà un nuovo appuntamento dell’iniziativa "Incontro con l’autore", promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Alassio.
Alle ore 17.30, nell’Auditorium della Biblioteca "R. Deaglio", Italo Gilles Lasalle presenterà il libro "L’elenco universale delle cose tristi" (Ed Cicorivolta, 2008)
Secondo romanzo di Italo Gilles Lasalle, L’elenco Universale delle cose tristi mescola il ricco realismo fantastico tipico della letteratura sudamericana con Pirandello, Hugo e gli altri grandi della letteratura europea, ottenendo un risultato originale. L’io narrante è la pensione Marceau a Saint Michel, dove si svolgono la maggior parte delle vicende che sono raccontate.
A vivacizzare la lettura c’è poi una folla di personaggi quantomeno originali, a partire dal signor Rupert che sta redigendo l’Elenco Universale delle cose tristi, cioè di ciò che, accorciando i tempi di realizzazione di ogni attività umana, riduce contemporaneamente la possibilità delle persone di contemplare, pensare e soffermarsi sui rapporti umani.
In questa attività il signor Rupert ha finito per tessere una fitta corrispondenza con altri personaggi sparsi per l’intera Europa. Accanto a lui c’è il professor Pustkin che è impegnato nella ricerca sulle parole vuote. Altro frequentatore della pensione è il Maggiore Blandino che è stato costretto ad abbandonare la vita militare dopo essersi innamorato della moglie del suo superiore. E poi Nadine, una sveglia tredicenne che con il suo sorriso attira l’ammirazione e l’affetto di tutti gli avventori che frequentano la pensione. Tutti questi, e altri ancora, vivono le loro vite e le loro esperienze in un contesto storico a cavallo degli anni ’40 del XIX secolo, finendo per essere coinvolti con le diverse sommosse che hanno coinvolto quel periodo.
Italo Gilles Lasalle nasce a Buenos Aires nel 1960 da genitori italo-francesi emigrati in cerca di fortuna. Cresciuto dalla nonna paterna, all’età di dieci anni viene affidato a un lontano parente ritenuto affidabile e benestante. In realtà quest’ultimo si procura da vivere giocando a poker sulle navi e lo conduce con sé in giro per il mondo, alternando periodi di opulenza ad altri di grande miseria. Lasalle impara presto a cavarsela da solo con i mestieri più disparati. In Australia fa il cameriere, l’aiuto-cuoco, il facchino e lavora persino in un’agenzia funebre. A diciannove anni, in Francia, mentre lavora come aiuto-tipografo in una stamperia del Quartier latin, legge un brano di Rilke che per lui è come una folgorazione: "Bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita e meglio una lunga vita, e poi, proprio alla fine, forse si riuscirebbe a scrivere dieci righe che fossero buone". A quarantatre anni decide che è arrivato il momento di mettere su carta le proprie esperienze. Va a vivere in Belgio, nell’entroterra di una città di provincia. Si chiude in casa e scrive il romanzo autobiografico Per terra ho annusato la vita, con il quale nel 2007 vince il concorso letterario "Il libro parlante" (edito da Il Ponte Vecchio- Cesena).
Alle ore 17.30, nell’Auditorium della Biblioteca "R. Deaglio", Italo Gilles Lasalle presenterà il libro "L’elenco universale delle cose tristi" (Ed Cicorivolta, 2008)
Secondo romanzo di Italo Gilles Lasalle, L’elenco Universale delle cose tristi mescola il ricco realismo fantastico tipico della letteratura sudamericana con Pirandello, Hugo e gli altri grandi della letteratura europea, ottenendo un risultato originale. L’io narrante è la pensione Marceau a Saint Michel, dove si svolgono la maggior parte delle vicende che sono raccontate.
A vivacizzare la lettura c’è poi una folla di personaggi quantomeno originali, a partire dal signor Rupert che sta redigendo l’Elenco Universale delle cose tristi, cioè di ciò che, accorciando i tempi di realizzazione di ogni attività umana, riduce contemporaneamente la possibilità delle persone di contemplare, pensare e soffermarsi sui rapporti umani.
In questa attività il signor Rupert ha finito per tessere una fitta corrispondenza con altri personaggi sparsi per l’intera Europa. Accanto a lui c’è il professor Pustkin che è impegnato nella ricerca sulle parole vuote. Altro frequentatore della pensione è il Maggiore Blandino che è stato costretto ad abbandonare la vita militare dopo essersi innamorato della moglie del suo superiore. E poi Nadine, una sveglia tredicenne che con il suo sorriso attira l’ammirazione e l’affetto di tutti gli avventori che frequentano la pensione. Tutti questi, e altri ancora, vivono le loro vite e le loro esperienze in un contesto storico a cavallo degli anni ’40 del XIX secolo, finendo per essere coinvolti con le diverse sommosse che hanno coinvolto quel periodo.
Italo Gilles Lasalle nasce a Buenos Aires nel 1960 da genitori italo-francesi emigrati in cerca di fortuna. Cresciuto dalla nonna paterna, all’età di dieci anni viene affidato a un lontano parente ritenuto affidabile e benestante. In realtà quest’ultimo si procura da vivere giocando a poker sulle navi e lo conduce con sé in giro per il mondo, alternando periodi di opulenza ad altri di grande miseria. Lasalle impara presto a cavarsela da solo con i mestieri più disparati. In Australia fa il cameriere, l’aiuto-cuoco, il facchino e lavora persino in un’agenzia funebre. A diciannove anni, in Francia, mentre lavora come aiuto-tipografo in una stamperia del Quartier latin, legge un brano di Rilke che per lui è come una folgorazione: "Bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita e meglio una lunga vita, e poi, proprio alla fine, forse si riuscirebbe a scrivere dieci righe che fossero buone". A quarantatre anni decide che è arrivato il momento di mettere su carta le proprie esperienze. Va a vivere in Belgio, nell’entroterra di una città di provincia. Si chiude in casa e scrive il romanzo autobiografico Per terra ho annusato la vita, con il quale nel 2007 vince il concorso letterario "Il libro parlante" (edito da Il Ponte Vecchio- Cesena).
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