martedì, gennaio 20, 2009

Contributo per abbattimento barriere architettoniche

Il Comune di Taggia ha partecipato al bando regionale per la promozione di progetti a favore dell’accessibilità urbana promosso dalla Regione Liguria nell’autunno scorso ottenendo un ottimo successo piazzandosi al 3° posto ed ottenendo così un contributo regionale di 160.000,00 euro.
Il progetto proposto, che interessa l’area di Arma di Taggia intorno alla pista ciclo-pedonale, propone la ricucitura e l’abbattimento delle barriere architettoniche tra l’attuale pista ciclo-pedonale e la città, sia verso il mare che verso Via Boselli. La spesa complessiva prevista è di 250.000,00 euro, di cui solo 90.000,00 a carico del bilancio comunale.
Si tratta di un progetto che prende in considerazione una serie di problematiche, non solo legate all'abbattimento delle barriere architettoniche localizzative (gradini, dislivelli, ecc.), ma tende a creare una ambiente urbano maggiormente fruibili per una serie di piccoli "handicap" anche meno invalidanti. Quindi, oltre alla realizzazione delle diverse rampe ove necessario, si tratterà di migliorare la segnaletica con cartelli ben visibili ed inserire segnali acustici per gli ipovedenti, di aumentare il numero delle sedute pubbliche per chi fatica a fare lunghi percorsi ed inserire corrimano dove necessario, di creare un passaggio pedonale ben segnalato in prossimità del Viale delle Palme, di creare un collegamento tra la Via O.r.o. ed il lungomare.
Il progetto preliminare è stato promosso dal Consigliere Delegato allo Sviluppo Sostenibile Cristina Roggeri (foto) che, oltre ringraziare l’intero Ufficio Tecnico Comunale – Servizio Lavori Pubblici per la redazione del progetto, sottolinea come sia stato premiato positivamente lo sforzo fatto nel rispondere ad un bando regionale con proposte mirate e tese a rendere migliore la qualità della vita di tutti i cittadini e non solo dei meno fortunati, utilizzando l’occasione offerta dalla pista ciclo-pedonale per ripensare alle aree una volta occupate dalla ferrovia ed oggi riguadagnate dalla città come aree pubbliche.

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