Rinasce a Genova, nel cuore del centro storico, quell’antico ristorante le cui mura videro la nascita del Partito Socialista Italiano, il 14 Agosto del 1892. Accanto alla lastra di marmo commemorativa di quell’importantissimo evento, sorge da pochi giorni l’insegna di Sapori di Genova, nuovo paradiso della buona tavola e della cucina locale ideato e condotto da Cristina Canepa (Salita Pollaiuoli 17 rosso, 16123 Genova, tel. 010 4037622). Sotto le arcate con i mattoni a vista, ecco un elegante locale a metà tra il ristorante e l’antica osteria, dove si potrà mangiare come in una vera e propria “sciamadda”, con tutte le specialità della cucina genovese. Il tutto tenendo sempre presente la parola genuinità. È la filosofia di vita della cuoca Cristina Canepa, che in questa sua prima avventura imprenditoriale dopo tanta “gavetta” da dipendente (tra cui spiccano i cinque anni al “Maxelà” di Vico Inferiore del Ferro, dove ha imparato tutti i segreti della cucina dalla cuoca Maria Rosa Costa) è affiancata dalla sorella Stefania Canepa (che si occupa della parte amministrativa), dall’aiuto cuoca Silvana Maggio e dalla responsabile della sala Serena Tedde. La cucina genovese, si diceva, ovvero quella fatta di torte ripiene, cima alla genovese, stoccafisso accomodato, pesto e le fritture. Su quest’ultimo punto, da Sapori di Genova il rigore è assoluto: «La frittura - spiega Cristina Canepa - è un’arte. I fritti sono i piatti più difficili da preparare e diventano i più difficili da digerire, se non sono realizzati seguendo un certo criterio». La Canepa - che già in passato si è guadagnata la nomea di “regina del fritto” - esige frequentissimi cambi d’olio per i suoi cuculli e le sue panissette. Che sono quindi croccanti e, soprattutto, leggeri. E diventano leggerissimi nel caso del cucullo con farina integrale: è questa la grande novità di Sapori di Genova, ovvero il cucullo più leggero che ci sia. Sempre con farina integrale, Cristina prepara pane e focacce, che serve nel coperto a complemento del pane fatto in casa con farina tradizionale. Artigianali anche la pasta fresca e tutti i dolci, con l’immancabile latte fritto e la crostata. E se nei primi piatti la scelta è ampia tra mari e monti ma non può prescindere dal pesto alla genovese (anche questo fatto in casa), nei secondi vien fuori l’esperienza di Cristina Canepa nei ristoranti “Maxelà”: «Uso la stessa filosofia per preparare la tagliata, in più ho introdotto una ricetta che amo moltissimo, ovvero il Filetto di maiale tricolore. Alla fetta di carne sono accompagnate tre salse: verde come il pesto, bianca come la crema aglio e rosmarino, rossa come la salsa al Chianti, che preparo personalmente usando anche bacche di ginepro e miele». Altro piatto da non perdere, pensato soprattutto per i turisti ma anche per chi non vuole mai rinunciare all’assaggino, è il piatto “Sapori di Genova”: misto di torte ripiene, cuculli caldi, panissetta e cima alla genovese. Un tuffo nella cucina genovese in una sola portata. Buona anche la cantina dei vini: oltre a quelli liguri, spicca il gettonatissimo Ruchè di Monferrato, ma c'è anche un ottimo vino sfuso di un'azienda vitivinicola del basso Piemonte. Sapori di Genova è aperto dal Lunedì a Sabato dalle ore 11,30 alle ore 15,30. Dal Mercoledì al Sabato anche alla sera, dalle ore 18,30 alle ore 24. Chiusura settimanale la Domenica.
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