martedì, febbraio 28, 2012

I CENTO ANNI DELLA XILOGRAFIA ITALIANA




Si intitola “1912-2012. I cento anni della xilografia italiana” la mostra internazionale di xilografia “da Levanto ad oggi”, che si terrà dal 3 marzo al primo aprile 2012 all’Oratorio de’ Disciplinanti del Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finale Ligure Borgo (dal martedì alla domenica, ore 15-20, chiuso il lunedì, inaugurazione sabato 3 marzo alle ore 17).
La mostra sarà itinerante su tre sedi: dopo Finale Ligure farà tappa alla Spezia (Palazzina delle Arti, dall’11 maggio al 14 ottobre) e a Collesalvetti, in provincia di Livorno (Pinacoteca Carlo Servolini, dal 26 novembre 2012 al 24 gennaio 2013).
La mostra ospitata all’Oratorio de’ Disciplinanti di Santa Caterina si collega idealmente alle tecniche xilografiche esercitate alcuni secoli orsono in Finale Ligure, dove operarono importanti fabbricanti di carte da gioco, fra i quali Bochiardo, Bosio, Catino, Carenzi, Drago, Folco, Massa , Saccone, Siccardi e Solesio. Nelle sedi di La Spezia e di Collesalvetti il legame sarà, rispettivamente, con l’operato di Renato Righetti e con l’opera di Carlo e Luigi Servolini in campo incisorio.
La mostra è promossa e prodotta dall’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia in collaborazione con il Comune di Finale Ligure, il Comune di Collesalvetti, Graficainsieme e l’Associazione c.f.p. E. Fassicomo, Scuola Grafica Genovese, Genova. Il progetto e la realizzazione sono a cura di Roberta Correggi, Marzia Ratti e Gian Carlo Torre.
“Con questa mostra abbiamo voluto celebrare la prima appassionata impresa espositiva de “L’Eroica” che lanciò, senza scriverlo formalmente, il manifesto italiano della xilografia moderna, contribuendo alla sua affermazione non solo nel campo dell’illustrazione editoriale ma anche come genere autonomo e robusto. – spiegano gli organizzatori - Come a Levanto cento anni fa, abbiamo anche desiderato mostrare gli sviluppi registrati fino ad oggi da quest’arte, raccogliendo in due distinte sezioni i lavori dei grandi maestri del Novecento e i lavori degli artisti a noi contemporanei. Grazie alla risposta entusiasta e generosa di tanti amici – artisti, collezionisti, colleghi e cultori - abbiamo avuto la possibilità di esporre una panoramica articolata della xilografia italiana negli ultimi cento anni, certo non esaustiva ma sicuramente stimolante per quanti vogliano avvicinarsi alla bellezza dei loca paucorum”.
La storia della xilografia (xylon, “legno” + graphein , “scrivere”), cioè dell’arte di incidere una tavola lignea realizzando una matrice da stampa che permette di ottenere con un inchiostro adatto l’impronta del disegno inciso, risale in Europa al 1300, importata dalla Cina. La tecnica, inizialmente utilizzata per la stampa dei tessuti e per la realizzazione di stampe di ispirazione religiosa e di carte da gioco, dal ‘400 fu utilizzata per realizzare le illustrazioni dei libri.
All’inizio del ‘900 in Italia si ebbe un rinnovato interesse per la xilografia grazie all’opera di Adolfo De Carolis, dei suoi allievi, della sua scuola. Fondamentale e trainante fu il ruolo della rivista “L’Eroica”, inaugurata il 30 luglio 1911, e della Mostra Internazionale di Grafica di Levanto (agosto- settembre 1912), che fece conoscere a livello internazionale l’opera degli xilografi italiani.
Spiegano gli organizzatori: “Come già per Balsamo Stella, nella mostra di opere incise “Guido Balsamo Stella 1882 – 1941” tenutasi a Bassano del Grappa nel 1988, dove, su 121 opere esposte, provenienti dal Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma, 56 erano ex libris, e in altra occasione per Tranquillo Marangoni, nella Biennale di Venezia del 1956 affidata a Rodolfo Pallucchini, dove furono esposte 18 xilografie e 12 ex libris, abbiamo inteso affidare la presentazione dell’opera di sette artisti del ‘900 unicamente agli ex libris, le loro piccole e preziose grafiche. Nel contempo, compiendosi in questo anno il centenario della nascita di Tranquillo Marangoni e di Remo Wolf, due indiscussi maestri della xilografia italiana, viene reso omaggio alla loro opera presentando alcune delle loro xilografie. Concludiamo ricordano le parole di Luigi Veronesi, autore del logo del Complesso Monumentale di Santa Caterina - Oratorio de’ Disciplinanti di Finalborgo: “La xilografia è soltanto un mezzo – bellissimo – per realizzare una concezione, non è un momento di virtuosismo tecnico”.
Il progetto scientifico della mostra si avvale di una rosa di specialisti del settore che hanno contribuito nel passato e negli anni recenti allo studio de L’Eroica e dei maggiori xilografi italiani.
Catalogo a cura di Marzia Ratti e Gian Carlo Torre edito da Silvana Editoriale: introduzione di Franco Sciardelli, testi di Renato Barilli, Letizia Pecorella Vergnano, Gian Carlo Torre, Marzia Ratti, Francesca Gagianelli, Roberta Correggi, Manuela Rossi, Elena Zanini, Umberto Giovannini, Giuseppe Virelli, Leo Lecci, Sandro Ricaldone.

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