Venerdì 15 Gennaio 2010, alle ore 21 a Villa Bombrini (Via Muratori 5, Genova Cornigliano), il Municipio VI Medio Ponente presieduto da Stefano Bernini (nella foto), la Società Per Cornigliano (Internet: www.percornigliano.it) e l’Associazione Culturale Jazz Lighthouse (Internet: www.jazzlighthouse.it) organizzano la presentazione del libro “A ritmo di jazz - Tra immagine e poesia”, pubblicato dalle Edizioni Blu (pagg. 112, euro 12, Internet: www.bluedizioni.it). Il volume, che reca in copertina una foto di Stefano Bollani realizzata dal genovese Alberto Terrile, è stato curato da Fabio Giovanni Manganaro dell’Associazione Culturale Jazz Lighthouse. Nell’occazione, ci sarà anche spazio per la musica suonata, con il concerto di Gianluca Tagliazucchi al pianoforte e Giampaolo Casati alla tromba. L'ingresso è libero. Seguirà un rinfresco. Nato in collaborazione con l’Associazione Jazz Lighthouse di Genova, il libro raccoglie oltre ottanta fotografie in bianco e nero dei concerti organizzati dal celebre club genovese e alcune poesie selezionate dal Festival internazionale di poesia. Il libro, un omaggio alla musica e ai suoi protagonisti, unisce alcuni grandi nomi del jazz italiano e mondiale (Stefano Bollani, Paul Jeffrey, Francesco Cafiso) ai nuovi talenti che hanno suonato durante le serate del Jazz Lighthouse.
Un omaggio fotografico ai grandi musicisti che hanno suonato durante le manifestazioni organizzate dall’Associazione Culturale Jazz Lighthouse (Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Renato Sellani, Paul Jeffrey, Dado Moroni, Sangoma Everett, Cesare Marchini, Stefano Battaglia, Michele Rabbia, Maurizio Giammarco) insieme a poesie dedicate alla musica jazz, proposte e selezionate tramite concorso nazionale in collaborazione con il Festival Internazionale della poesia di Genova. «Una testimonianza di quanto il jazz possa essere un soggetto interessante per un fotografo. I volti, gli sguardi, i gesti forniscono un ampio palcoscenico espressivo per la fotografia. Troverete molti musicisti, alcuni noti e altri meno, ma tutti rispecchiano l’emozione di chi suona e di chi ascolta», afferma il Presidente dell’Associazione Culturale Jazz Lighthouse, Gian Luca Guidi Colombi. «Bloccare un istante di un musicista jazz - prosegue - è come cogliere una delle scintille della sua inventiva, è come catturare l’ispirazione e toglierne il suono per poterla meglio assaporare. La musica è ovviamente un elemento fondante dell’arte di ogni musicista, ma naturalmente una fotografia non può riprodurlo. Per questo motivo, abbiamo pensato che ci fosse bisogno di ritmo, da qui nasce l’idea della poesia, che intervalla le immagini, vi entra dentro, stando attenti a non interrompere il percorso nella memoria. Tutto in sequenza, tutto in bianco e nero per dare un’atmosfera più familiare agli amanti del jazz, per sfumare i contorni ed evidenziare i soggetti. Il breve viaggio che vi prestate ad affrontare è un omaggio al jazz come fonte di passione e ispirazione; il volto segnato dal tempo di Renato Sellani, ad esempio, racconta molte storie. Lui è uno tra i grandi che incontrerete in questo libro e di storie ne ha davvero tante da narrare. In una foto ne racconta una nuova, creata in quell’istante per chi lo sta ad ascoltare e in questa circostanza anche per chi lo sta guardando».
Un omaggio fotografico ai grandi musicisti che hanno suonato durante le manifestazioni organizzate dall’Associazione Culturale Jazz Lighthouse (Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Renato Sellani, Paul Jeffrey, Dado Moroni, Sangoma Everett, Cesare Marchini, Stefano Battaglia, Michele Rabbia, Maurizio Giammarco) insieme a poesie dedicate alla musica jazz, proposte e selezionate tramite concorso nazionale in collaborazione con il Festival Internazionale della poesia di Genova. «Una testimonianza di quanto il jazz possa essere un soggetto interessante per un fotografo. I volti, gli sguardi, i gesti forniscono un ampio palcoscenico espressivo per la fotografia. Troverete molti musicisti, alcuni noti e altri meno, ma tutti rispecchiano l’emozione di chi suona e di chi ascolta», afferma il Presidente dell’Associazione Culturale Jazz Lighthouse, Gian Luca Guidi Colombi. «Bloccare un istante di un musicista jazz - prosegue - è come cogliere una delle scintille della sua inventiva, è come catturare l’ispirazione e toglierne il suono per poterla meglio assaporare. La musica è ovviamente un elemento fondante dell’arte di ogni musicista, ma naturalmente una fotografia non può riprodurlo. Per questo motivo, abbiamo pensato che ci fosse bisogno di ritmo, da qui nasce l’idea della poesia, che intervalla le immagini, vi entra dentro, stando attenti a non interrompere il percorso nella memoria. Tutto in sequenza, tutto in bianco e nero per dare un’atmosfera più familiare agli amanti del jazz, per sfumare i contorni ed evidenziare i soggetti. Il breve viaggio che vi prestate ad affrontare è un omaggio al jazz come fonte di passione e ispirazione; il volto segnato dal tempo di Renato Sellani, ad esempio, racconta molte storie. Lui è uno tra i grandi che incontrerete in questo libro e di storie ne ha davvero tante da narrare. In una foto ne racconta una nuova, creata in quell’istante per chi lo sta ad ascoltare e in questa circostanza anche per chi lo sta guardando».
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