martedì, giugno 16, 2009

Caso Don Traetta: intervento del Vescovo Careggio

A seguito della manifestazione popolare, organizzata venerdì 12 giugno c.a. da un gruppo di persone di Coldirodi, considerato tutto, nonché le espressioni pubblicizzate sul volantino distribuito a larghe mani tra la popolazione, in qualità di Vescovo di questa Diocesi non posso che disapprovare un tal istintivo e populista modo di valutare il mio operato ed esprimere così a don Pasquale Traetta un particolare segno di devozione e di stima.Considerando le ripercussioni negative emerse dall’iniziativa popolare, sia sullo stesso don Pasquale che ha accolto a suo tempo la proposta valutata, condivisa e non imposta, di diventare parroco di Levà, sia sullo stesso sacerdote che lo avrebbe dovuto sostituire; considerato inoltre il disagio, più che prevedibile, sui parrocchiani di Levà, qualora don Pasquale andasse ora in quella parrocchia, ritengo opportuno soprassedere. È un atto che esprimo con la stessa ponderatezza e sensata riflessione con cui insieme all’interessato era maturata la nomina: non si desidera altro che il bene comune dei fedeli. Questo mio successivo provvedimento, un gesto di pura responsabilità pastorale, non inficia in alcun modo il mio ruolo di Pastore. Non è affatto una rinuncia al mio dovere e compito di Vescovo, chiamato a nominare, senza costrizioni esterne o indebite ingerenze, un sacerdote per le parrocchie che sono sotto la mia giurisdizione, nonostante lo scarso numero di sacerdoti.Questo doloroso fatto, che rimarrà tale nella storia di questa Diocesi, mi permette di ricordare a tutti che, con il nuovo Codice di Diritto Canonico, le nomine dei parroci sono per diritto “ad tempus”, cioè fatte per un tempo determinato. È quanto basta per dire che il bene comune delle Diocesi prevale su quello delle singole parrocchie. In tal senso, la valutazione del quando e del come operare il trasferimento di un sacerdote spetta solamente al Vescovo che, coadiuvato dai suoi stretti collaboratori, esamina le situazioni con carità e responsabilità pastorale, agendo quindi a nome e per conto della Chiesa.Invito tutti alla preghiera, quanto mai necessaria per ritrovare la serenità degli animi.

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