martedì, febbraio 17, 2009

Festival:Povia, offesi i genitori dei gay

Mamme e papà delle persone omosessuali chiedono di ripensarci.
Come presidente nazionale di AGEDO, associazione genitori e amici degli omosessuali, e mamma, una delle tante, tantissime, di un omosessuale, sono prostrata dalle parole indegne e poco rispettose della canzone di Povia, che si prende gioco di tutto il lavoro che noi facciamo da anni, cioè quello di convincere i genitori che non esiste una loro responsabilità nell'essere gay dei propri figli.
Oltre alle inesattezze nei contenuti sulla psicanalisi, il brano fa riferimento all’omosessualità come una condizione determinata da padri irresponsabili e madri oppressive. Se ciò fosse vero il numero degli omosessuali crescerebbe esponenzialmente, quanti infatti hanno madri oppressive e i padri irresponsabili?
La nostra associazione si occupa prevalentemente di genitori di gay, genitori lontanissimi dalla descrizione che ne fa Povia e che sono molto offesi da quelle parole.
Chiediamo che Povia ci ripensi, quante volte abbiamo chiesto ai nostri figli di ripensare alle proprie scelte? Di non commettere errori? Glielo chiedono mamme e papà stanchi che responsabilità che non hanno vengano loro addossate come una colpe.
L'omosessualità quanto l'eterosessualità dei nostri figli sono varianti naturali del comportamento umano. È già gravoso di per sé sostenere i nostri figli gay, lesbiche, bisessuali, nelle difficoltà e nelle paure, essere due volte genitori, in un paese dove omofobia e discriminazione fanno ancora paura.
Diamo a tutti e a tutte appuntamento alla manifestazione festosa Se M’Innamoro che si svolgerà per le strade di Sanremo sabato prossimo a partire dalle ore 15 in Corso Trento e Trieste, per mostrare tutti gli amori e difendere la dignità dei nostri figli e delle nostre figlie.
Rita De Santis, Presidente nazionale AGEDO (Associazione Genitori, parenti, amici di persone Omosessuali)

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