
“Se il provvedimento colpisse chi è già fuori corso, perché magari lavora per mantenersi gli studi o semplicemente per scelta, si tramuterebbe in una stangata ingiusta a danno degli studenti e delle loro famiglie – spiega il Presidente Carlo Rienzi – L’introduzione di questa tassa a carico dei fuori corso futuri, permetterebbe agli universitari di organizzarsi e di scegliere consapevolmente il proprio percorso di studi. Inoltre devono essere eseguiti controlli sui redditi dichiarati, per evitare che chi ha di più paghi allo stesso modo di chi ha meno”.
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