Il Codacons, che in linea di principio non si oppone ad una tassa sugli studenti fuori corso, chiede però che la stessa sia fatta valere solo a partire dall’anno accademico 2012/2013, ossia solo per chi oggi si iscrive all’università, e quindi per i futuri studenti fuori corso.
“Se il provvedimento colpisse chi è già fuori corso, perché magari lavora per mantenersi gli studi o semplicemente per scelta, si tramuterebbe in una stangata ingiusta a danno degli studenti e delle loro famiglie – spiega il Presidente Carlo Rienzi – L’introduzione di questa tassa a carico dei fuori corso futuri, permetterebbe agli universitari di organizzarsi e di scegliere consapevolmente il proprio percorso di studi. Inoltre devono essere eseguiti controlli sui redditi dichiarati, per evitare che chi ha di più paghi allo stesso modo di chi ha meno”.
“Se il provvedimento colpisse chi è già fuori corso, perché magari lavora per mantenersi gli studi o semplicemente per scelta, si tramuterebbe in una stangata ingiusta a danno degli studenti e delle loro famiglie – spiega il Presidente Carlo Rienzi – L’introduzione di questa tassa a carico dei fuori corso futuri, permetterebbe agli universitari di organizzarsi e di scegliere consapevolmente il proprio percorso di studi. Inoltre devono essere eseguiti controlli sui redditi dichiarati, per evitare che chi ha di più paghi allo stesso modo di chi ha meno”.
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