Si infittisce il mistero che aleggia intorno al Maestro della pittura italiana, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Dopo il ritrovamento di un centinaio di opere inedite tra le province di Milano e Bergamo poche settimane fa, cresce l’interesse degli studiosi verso la vita e la produzione artistica di uno dei più grandi pittori italiani di sempre. Se la comunità degli storici dell’arte si sta tuttora interrogando sulla reale paternità dei disegni rinvenuti, “Il sogno di Caravaggio”, a firma di Rossella Montecchi, si inserisce a pieno titolo tra le numerose ipotesi che riguardano la sua esistenza. Il romanzo storico costruito con rara maestria e basato su solidi studi, indaga sul mistero della morte di Caravaggio. L’autrice ne posticipa la data di un anno e offre, in questo breve lasso di tempo, la possibilità di una seconda vita all’eccelso Maestro.
E se Michelangelo Merisi da Caravaggio, quel lontano 18 luglio 1610, non fosse morto? Se, ferito e febbricitante, fosse stato trovato sulla sabbia del Tombolo della Feniglia da un’affascinante quanto misteriosa giovinetta in grado di riportarlo in salute? Forse il suo temperamento “maledetto” si sarebbe addolcito di fronte alla disarmante sincerità, all’affetto genuino e alla totale dedizione della sconosciuta. Probabilmente la mutata concezione della vita avrebbe generato altri capolavori assoluti, vibranti di luce diversa, ricchi d’una pacatezza e d’una serenità che mai egli stesso avrebbe immaginato di poter vivere e comunicare con la sua arte. Finalmente arriva la grazia, l’agognato ritorno a Roma e una commissione grandiosa e totalmente appagante: un sogno incredibile, una possibilità insperata. Ma ogni sogno è destinato a svanire con la notte: i debiti col passato sono fantasmi mai sconfitti. Una vicenda appassionante in cui azione e amore, arte e natura si fondono tanto sapientemente da soddisfare i gusti più disparati. Il minuzioso lavoro di ricerca, la ricostruzione dell’epoca storica, la descrizione dei personaggi e delle opere pittoriche renderanno il lettore spettatore privilegiato della nuova esistenza e produzione dell’immenso Maestro, suscitando in lui il desiderio di vedere quei capolavori che… non esistono.
Rossella Montecchi, nata a Vigevano, trascorre la gioventù a Tortona dove frequenta il Liceo Classico. Si laurea in Filologia Romanza e Storia dell’Arte alla Facoltà di Lettere Moderne dell’Ateneo genovese e si stabilisce a Genova dove vive tuttora. Da sempre appassionata d’ogni forma d’arte, mossa dall’ammirazione per il Caravaggio (che condivide col padre, sensibile pittore e suo mentore), si è immersa nel mondo del magnifico artista con entusiasmo e fantasia, riversando nel romanzo la propria visione serena e ottimistica della vita, lo spiccato senso estetico e il suo sconfinato amore per la natura.
E se Michelangelo Merisi da Caravaggio, quel lontano 18 luglio 1610, non fosse morto? Se, ferito e febbricitante, fosse stato trovato sulla sabbia del Tombolo della Feniglia da un’affascinante quanto misteriosa giovinetta in grado di riportarlo in salute? Forse il suo temperamento “maledetto” si sarebbe addolcito di fronte alla disarmante sincerità, all’affetto genuino e alla totale dedizione della sconosciuta. Probabilmente la mutata concezione della vita avrebbe generato altri capolavori assoluti, vibranti di luce diversa, ricchi d’una pacatezza e d’una serenità che mai egli stesso avrebbe immaginato di poter vivere e comunicare con la sua arte. Finalmente arriva la grazia, l’agognato ritorno a Roma e una commissione grandiosa e totalmente appagante: un sogno incredibile, una possibilità insperata. Ma ogni sogno è destinato a svanire con la notte: i debiti col passato sono fantasmi mai sconfitti. Una vicenda appassionante in cui azione e amore, arte e natura si fondono tanto sapientemente da soddisfare i gusti più disparati. Il minuzioso lavoro di ricerca, la ricostruzione dell’epoca storica, la descrizione dei personaggi e delle opere pittoriche renderanno il lettore spettatore privilegiato della nuova esistenza e produzione dell’immenso Maestro, suscitando in lui il desiderio di vedere quei capolavori che… non esistono.
Rossella Montecchi, nata a Vigevano, trascorre la gioventù a Tortona dove frequenta il Liceo Classico. Si laurea in Filologia Romanza e Storia dell’Arte alla Facoltà di Lettere Moderne dell’Ateneo genovese e si stabilisce a Genova dove vive tuttora. Da sempre appassionata d’ogni forma d’arte, mossa dall’ammirazione per il Caravaggio (che condivide col padre, sensibile pittore e suo mentore), si è immersa nel mondo del magnifico artista con entusiasmo e fantasia, riversando nel romanzo la propria visione serena e ottimistica della vita, lo spiccato senso estetico e il suo sconfinato amore per la natura.
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