Le Regioni italiane criticano il governo in materia di agricoltura. Lo afferma in una nota l'assessore della Regione Liguria Giancarlo Cassini riferendo degli esiti della riunione della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni tenutasi a Roma nei giorni scorsi. Organismo composto da tutti gli assessori regionali all'Agricoltura da cui emerso un pesante e diffuso senso di disagio da parte di tutte le Regioni nei confronti delle politiche agricole attuate per il governo dal ministro Luca Zaia.Spiega l'assessore Cassini." La Commissione ha chiesto formalmente al ministro di ricondurre in modo più corretto i rapporti istituzionali e di collaborazione che devono caratterizzare il Governo e le Regioni, come sancito dalla Carta Costituzionale. Capita invece troppo spesso che decisioni ed iniziative si apprendono dagli organi di informazione, in una materia di esclusiva competenza delle regioni"Tra i punti centro delle critiche il mancato coinvolgimento delle Regioni su iniziative legislative del ministro, e di particolare rilevanza per il mondo agricolo, tra in quali i criteri di ripartizione dell'aumento comunitario di quote latte derivanti dal negoziato sull'Health Check sul mondo dell'agricoltura, il mancato stanziamento nella Finanziaria 2009 di adeguate risorse per il funzionamento e controllo delle erogazioni in agricoltura. in particolare, il finanziamento dei controlli obbligatori previsti, e il pagamento ai Centri di Assistenza Agricola per la tenuta dei fascicoli aziendali. "Fondi mancanti- afferma l'assessore ligure- che espongono al rischio di non corrispondere alla corretta gestione delle politiche comunitarie, di incorrere in eventuali correzioni finanziarie e, soprattutto, di non poter pagare gli agricoltori". Altro punto : il mancato finanziamento nelle Finanziaria 2009 del Fondo di solidarietà nazionale, sia per il 2008 sia per l'anno in corso, con grave rischi per la redditività delle imprese agricole." Altra questione posta al ministro Zaia , è la richiesta al Governo della proroga a tutto il 2009 delle agevolazioni previdenziali per le aziende nei territori montani svantaggiati, che invece il governo ha previsto solo fino Al prossimo marzo.La mancata proroga creerebbe una situazione di grande difficoltà per le imprese e ricadute negative per l'occupazione "Su proposta di Cassini, tutti gli assessori regionali hanno chiesto al ministro di porre al governo la soluzione del problema dell'IVA a carico degli Enti pubblici, per le opere finanziate nell'ambito dei programmi comunitari FEASR (Fondo europeo di Sviluppo rurale) e FEP (Fondo Europeo Pesca), al contrario di quanto previsto dai Fondi comunitari.I Regolamenti europei infatti stabiliscono che l'IVA pagata da Stato, Regioni, Province e Comuni ed altri organismi di diritto pubblico non è una spesa ammissibile." Tra le soluzioni possibili - spiega Cassini -, c'è quella di fare rientrare le prestazioni di servizi e l'acquisto di beni relativi ad investimenti finanziati dal FEASR e dal FEP, tra le operazioni esenti. In questo modo gli enti pubblici risparmierebbero il 20% su tutti i lavori finanziati. Il governo, come richiesto da tutte le Regioni deve intervenire al più presto ".
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