Nel mese di gennaio il Casinò di Sanremo ha incassato € 6.229.000. Le slot machines hanno introitato € 4.707.000 e i giochi tradizionali hanno portato nelle casse della casa da gioco € 1.522.000. La dea bendata è stata particolarmente munifica con i giocatori erogando tra vincite alla roulette e nelle sale delle slot machines premi superiori a un milione di euro.
“In qualsiasi azienda ed a maggior ragione in un Casinò, ove l’alea del gioco è connaturale all’oggetto dell’impresa, i risultati ottenuti nell’esercizio dell’attività svolta devono essere analizzati con attenzione e interpretati nella giusta maniera”.- sottolinea il dott. Paolo Giovannini, responsabile dell’Ufficio Strategie di gioco- “Ciò detto come necessaria premessa, commentiamo i risultati del mese di gennaio avendo cura di trarre da questi le corrette indicazioni sul come affrontare il prossimo futuro.
Slot-machines : Abbiamo detto e ripetuto più volte che il calo degli incassi verificatosi lo scorso anno era per gli 8/10 dovuto all’obbligo della registrazione degli ingressi imposta a partire dal 1 gennaio 2008. Il confronto dei dati 2008/2007 era quindi tra dati disomogenei per la diversa condizione nella quale venivano assunti: nel 2007 l’entrata alle slot era completamente libera, nel 2008 prevedeva la registrazione. A riprova di questo abbiamo un test effettuato in azienda nel luglio 2006 e tutta una serie di casi analoghi nella vicina Francia.
I risultati del mese di gennaio 2009 ( dati omogenei a confronto ) rispondono esattamente a quanto sostenuto.
Possiamo quindi dire che il leggero calo degli incassi del mese di gennaio ( 2,8% ), imputabile alla crisi in atto ed ad alcuni disagi dovuti ai lavori in corso, è sostanzialmente simile all’anno scorso e che i risultati dell’anno in corso devono essere calcolati sulla base di una nuova situazione che nasce dalla compensazione calcolata in maniera corretta.
Stiamo monitorando la situazione per mettere in campo i correttivi più adeguati , dopo il rinnovo del parco slot e l’introduzione delle puntate minime, per rendere più appetibile la nostra offerta di gioco e contrastare in parte gli effetti della congiuntura economica in atto.
Gioco lavorato : il numero sempre più esiguo di giocatori che svolgono un volume di gioco di buon livello sottopongono la nostra casa da gioco ai rischi di un casinò di dimensioni medio - piccole.
La presenza di più giocatori vip bilancia eventuali grosse vincite, cosa che non è avvenuta in questo mese di gennaio nelle nostre sale. La dea bendata ha baciato ripetutamente alcuni ottimi clienti, che hanno portato a casa premi complessivamente superiori a un milione di euro. L’alea del gioco, in questa situazione ci ha penalizzato, evidenziando la necessità di un potenziamento delle presenze e di una ulteriore riorganizzazione del gioco.
Non dobbiamo dimenticare i disagi per i lavori di ristrutturazione e di tinteggiatura delle facciate che generano qualche conseguenza negativa. Lavori necessari che, con una certa lungimiranza, il nostro Cda ha avuto coraggio di fare in questo delicato momento e che costituiscono il naturale passo indietro che consente di avere una maggiore rincorsa per il rilancio tanto atteso, soprattutto quando vedremo i segnali di ripresa dell’economia nazionale ed internazionale, che al momento sta vivendo una delle più difficile stasi degli ultimi decenni.
Stiamo reagendo nel modo più opportuno compatibilmente con le risorse a disposizione avendo cura degli interessi dell’azienda, della città e del territorio.”
“In qualsiasi azienda ed a maggior ragione in un Casinò, ove l’alea del gioco è connaturale all’oggetto dell’impresa, i risultati ottenuti nell’esercizio dell’attività svolta devono essere analizzati con attenzione e interpretati nella giusta maniera”.- sottolinea il dott. Paolo Giovannini, responsabile dell’Ufficio Strategie di gioco- “Ciò detto come necessaria premessa, commentiamo i risultati del mese di gennaio avendo cura di trarre da questi le corrette indicazioni sul come affrontare il prossimo futuro.
Slot-machines : Abbiamo detto e ripetuto più volte che il calo degli incassi verificatosi lo scorso anno era per gli 8/10 dovuto all’obbligo della registrazione degli ingressi imposta a partire dal 1 gennaio 2008. Il confronto dei dati 2008/2007 era quindi tra dati disomogenei per la diversa condizione nella quale venivano assunti: nel 2007 l’entrata alle slot era completamente libera, nel 2008 prevedeva la registrazione. A riprova di questo abbiamo un test effettuato in azienda nel luglio 2006 e tutta una serie di casi analoghi nella vicina Francia.
I risultati del mese di gennaio 2009 ( dati omogenei a confronto ) rispondono esattamente a quanto sostenuto.
Possiamo quindi dire che il leggero calo degli incassi del mese di gennaio ( 2,8% ), imputabile alla crisi in atto ed ad alcuni disagi dovuti ai lavori in corso, è sostanzialmente simile all’anno scorso e che i risultati dell’anno in corso devono essere calcolati sulla base di una nuova situazione che nasce dalla compensazione calcolata in maniera corretta.
Stiamo monitorando la situazione per mettere in campo i correttivi più adeguati , dopo il rinnovo del parco slot e l’introduzione delle puntate minime, per rendere più appetibile la nostra offerta di gioco e contrastare in parte gli effetti della congiuntura economica in atto.
Gioco lavorato : il numero sempre più esiguo di giocatori che svolgono un volume di gioco di buon livello sottopongono la nostra casa da gioco ai rischi di un casinò di dimensioni medio - piccole.
La presenza di più giocatori vip bilancia eventuali grosse vincite, cosa che non è avvenuta in questo mese di gennaio nelle nostre sale. La dea bendata ha baciato ripetutamente alcuni ottimi clienti, che hanno portato a casa premi complessivamente superiori a un milione di euro. L’alea del gioco, in questa situazione ci ha penalizzato, evidenziando la necessità di un potenziamento delle presenze e di una ulteriore riorganizzazione del gioco.
Non dobbiamo dimenticare i disagi per i lavori di ristrutturazione e di tinteggiatura delle facciate che generano qualche conseguenza negativa. Lavori necessari che, con una certa lungimiranza, il nostro Cda ha avuto coraggio di fare in questo delicato momento e che costituiscono il naturale passo indietro che consente di avere una maggiore rincorsa per il rilancio tanto atteso, soprattutto quando vedremo i segnali di ripresa dell’economia nazionale ed internazionale, che al momento sta vivendo una delle più difficile stasi degli ultimi decenni.
Stiamo reagendo nel modo più opportuno compatibilmente con le risorse a disposizione avendo cura degli interessi dell’azienda, della città e del territorio.”
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