La Federazione Giovanile Comunisti Italiani esprime sdegno per l’atteggiamento della Curia in merito alle due diverse vicende che hanno coinvolto parroci liguri. In un caso, quello del parroco che ha dichiarato serenamente il suo orientamento sessuale, la stessa curia ha provveduto subito, ipocritamente, a condannare e a metterlo di fronte al bivio: o cambi o te ne vai. Nell’altro caso, quello di un parroco che nella diocesi di Ventimiglia chiedeva "attenzioni particolari" ai detenuti in cambio di favori e aiuti, e per questo condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione col reato di concussione a sfondo sessuale, si è invece provveduto a difenderlo e a salvargli il posto. Non si capisce questo diverso trattamento, che rientra essenzialmente nell’ipocrisia delle alte gerarchie cattoliche che sostanzialmente dicono: fate ciò che volete, in tutti i sensi, basta che non lo fate sapere. Ne sono testimonianza anche i casi di pedofilia, nascosti per anni dalla chiesa, o lo stesso accanimento verso questo prete gay; se lui non avesse dichiarato niente, niente sarebbe uscito. Invece di sparare a zero sulla società, di continuare a pensare alla omossessualità come una malattia e interferire sempre e costantemente negli affari italiani e nel progresso della scienza, le alte sfere vaticane dovrebbero farsi un esame di coscienza, e molto umilmente cambiare atteggiamento.La gestione del blog è di natura dilettantistica e non rappresenta in nessun caso una prestazione professionale. Alcune immagini riportate nel sito sono state prese da internet e quindi valutate di pubblico dominio, i proprietari, gli autori , gli editori o qualsiasi altro soggetto avente titolo potrà richiederne la rimozione che verrà effettuata immediatamente. Il blog non rappresenta una testata giornalistica
sabato, gennaio 10, 2009
Sdegno per vicenda dei parroci liguri...
La Federazione Giovanile Comunisti Italiani esprime sdegno per l’atteggiamento della Curia in merito alle due diverse vicende che hanno coinvolto parroci liguri. In un caso, quello del parroco che ha dichiarato serenamente il suo orientamento sessuale, la stessa curia ha provveduto subito, ipocritamente, a condannare e a metterlo di fronte al bivio: o cambi o te ne vai. Nell’altro caso, quello di un parroco che nella diocesi di Ventimiglia chiedeva "attenzioni particolari" ai detenuti in cambio di favori e aiuti, e per questo condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione col reato di concussione a sfondo sessuale, si è invece provveduto a difenderlo e a salvargli il posto. Non si capisce questo diverso trattamento, che rientra essenzialmente nell’ipocrisia delle alte gerarchie cattoliche che sostanzialmente dicono: fate ciò che volete, in tutti i sensi, basta che non lo fate sapere. Ne sono testimonianza anche i casi di pedofilia, nascosti per anni dalla chiesa, o lo stesso accanimento verso questo prete gay; se lui non avesse dichiarato niente, niente sarebbe uscito. Invece di sparare a zero sulla società, di continuare a pensare alla omossessualità come una malattia e interferire sempre e costantemente negli affari italiani e nel progresso della scienza, le alte sfere vaticane dovrebbero farsi un esame di coscienza, e molto umilmente cambiare atteggiamento.
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