Il 2009 sarà ufficialmente proclamato l’anno astronomico con una grande cerimonia che si svolgerà a Parigi, e nei mesi futuri spesso si parlerà di un illustre italiano, Galileo Galilei, considerato il padre della scienza astronomica moderna..Molti giganteschi passi sono stati compiuti nel campo dell’osservazioni celesti rispetto a quando Galileo Galileo, agli inizi del 1600, introdusse il principio dell’osservazione dei fenomeni celesti mediante il suo famoso primo cannocchiale.Nel marzo 1610 annunciò nel suo celebre Sidereus Nuncius la scoperta di quattro piccoli astri che ruotano intorno a Giove – i satelliti di Giove – che in onore del Granduca Cosimo de’ Medici di Toscana furono denominati “Stelle Medicee”, che verranno chiamate più tardi con i nomi oggi usati di Io, Europa, Ganimede e Callisto, le quali rivelarono molte particolarità dei loro movimenti. Egli giunse a determinare, con una precisione vicina a quella delle osservazioni moderne, i tempi delle loro rivoluzioni sinodiche intorno a Giove.E se oggi osserviamo liberamente il firmamento con strumenti sempre più accurati e sofisticati – i grandi telescopi, pronipoti del cannocchiale galileano – molto dobbiamo al grande scienziato che aveva compreso, prima di tutti, le novità del cosmo e dei pianeti. (Fonte e foto Marina Militare) La gestione del blog è di natura dilettantistica e non rappresenta in nessun caso una prestazione professionale. Alcune immagini riportate nel sito sono state prese da internet e quindi valutate di pubblico dominio, i proprietari, gli autori , gli editori o qualsiasi altro soggetto avente titolo potrà richiederne la rimozione che verrà effettuata immediatamente. Il blog non rappresenta una testata giornalistica
giovedì, gennaio 15, 2009
Il 2009 è l'Anno dell'Astronomia
Il 2009 sarà ufficialmente proclamato l’anno astronomico con una grande cerimonia che si svolgerà a Parigi, e nei mesi futuri spesso si parlerà di un illustre italiano, Galileo Galilei, considerato il padre della scienza astronomica moderna..Molti giganteschi passi sono stati compiuti nel campo dell’osservazioni celesti rispetto a quando Galileo Galileo, agli inizi del 1600, introdusse il principio dell’osservazione dei fenomeni celesti mediante il suo famoso primo cannocchiale.Nel marzo 1610 annunciò nel suo celebre Sidereus Nuncius la scoperta di quattro piccoli astri che ruotano intorno a Giove – i satelliti di Giove – che in onore del Granduca Cosimo de’ Medici di Toscana furono denominati “Stelle Medicee”, che verranno chiamate più tardi con i nomi oggi usati di Io, Europa, Ganimede e Callisto, le quali rivelarono molte particolarità dei loro movimenti. Egli giunse a determinare, con una precisione vicina a quella delle osservazioni moderne, i tempi delle loro rivoluzioni sinodiche intorno a Giove.E se oggi osserviamo liberamente il firmamento con strumenti sempre più accurati e sofisticati – i grandi telescopi, pronipoti del cannocchiale galileano – molto dobbiamo al grande scienziato che aveva compreso, prima di tutti, le novità del cosmo e dei pianeti. (Fonte e foto Marina Militare)
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