sabato, marzo 12, 2011

Roberto Rovelli è il vincitore del XXIV Premio di Poesia Dialettale “U Giacuré”



Abita a Plantation, in Florida, il vincitore del XXIV Premio di Poesia Dialettale “U Giacuré”, premiato sabato 12 marzo, nel Teatro Comunale, a Ventimiglia. Si tratta di Roberto Rovelli, che da La Mortola si è trasferito per allestire giardini ed irrigazioni nei Caraibi. Nel ritirare il Primo premio è stato rappresentato dalla sorella Mariagrazia, che abita ancora a La Mortola e tiene i contatti, anche letterari, con l’ispirato fratello “spantegau”; il quale da quando in Ventimiglia è sorta l’associazione che raduna i ventimigliesi allontanatisi per ragioni professionali o di famiglia, dedicando loro opportune estensioni comunicative, non manca di far pervenire il proprio pensiero sulle vicende e le opportunità cittadine, con accurata regolarità.
La motivazione accordata alla sua “Chissà”, in murturatu, dice:”Con sapiente suggestione, il ricordo del poeta invade il presente e delicatamente lo spoglia, per farne emergere i mutamenti e l’essenzialità. E chissà ...! Domani tutto lascia intendere che si procederà sulla strada che non delude nessuna aspettativa”. Hanno consegnato il riconoscimento la professoressa Marisa De Vincenti Amalberti, istitutrice del Premio e il Sindaco di Ventimiglia, Gaetano Antonio Scullino.
Il secondo premio, è andato alla lirica “Prie”, nel sanremascu di Giorgio Pistone. La terza classificata è in ventemigliusu, “Aucura pe' ina vouta” di Marco Scullino. Un premio speciale è stato assegnato ad Aldo Bottini, per l’opera in sanremascu “U meju de tü”; mentre il premio Cumpagnia d'i Ventemigliusi, in ricordo di Emilio Azaretti, lo ha portato a casa Vincenzo Bolla, con una stesura in sanremascu dal titolo “La nu’ ghe serò”.
A Maria Muratore, con “U segretu”, in ventemigliusu, è andato il premio Centro di Cultura Dialettale, in ricordo di Stevanin Carabalona; quando il premio Civiltà Contadina “Madalena d’ê Funtane”, ha trovato la constatazione “Dau cusutan au cusurvan”, nel valebunencu di Stefano Albertieri.
“L'autru” nel lisurencu di Mariuccia Martini ha ottenuto il premio America Latina; mentre il premio Alliançe Française per un poeta in ambito italiano, ha trovato “Discoteca”, nel baioccu di Livio Tamagno; invece al premio Alliançe Française per un poeta in ambito francese, è stata abbinata “La moulhé”, di Jean Louis Bellon, che scrive in nissardu.
Alla ventemigliusa “Gracie, neh !” di Natale Giovanni Trincheri, è stato assegnato il premio Famiglia Oxilia; intanto che il premio Famiglia Dho Bono, si involava verso la ventemigliusa “A cola de Piematun” di Carlo Gallinella, quando il premio Ente Agosto Medievale, ha trovato la simpatica “Tè vó ta be ca”, nel sanremascu di Giovanni Ormea.

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