In merito alle dichiarazioni del Comitato Saint Charles inerenti ai ritardi relativi al programma di riorganizzazione dell’Ospedale di Bordighera, si ritiene necessario precisare quanto segue:
1) L’ultimo cronoprogramma relativo alla riorganizzazione dell’Ospedale di Bordighera, firmato dai tecnici responsabili, è stato trasmesso per conoscenza alla Conferenza dei Sindaci del Distretto Ventimigliese a inizio estate e prevede il suo completamento in data 30/10/2012. Si conferma pertanto che:
• dal 18/9 inizieranno le sedute di oculistica che con quattro sedute settimanali saranno a regime entro la fine del mese di ottobre p.v.;
• entro il 15/10 saranno consegnati i lavori di ristrutturazione del 1° piano per trasferirvi i letti della Fisiatria da Sanremo che passeranno da n. 15 a n. 22.
2) I ritardi oggettivi verificatisi (circa 6 mesi rispetto al cronoprogramma originario) sono conseguenti al ritardo del rilascio delle autorizzazioni previste per legge, necessarie alla ristrutturazione dei locali da adibire alle nuove attività e non sono pertanto imputabili né all’Azienda né ai singoli Responsabili delle Strutture Complesse.
3) Alla luce di quanto sopra questa Azienda riafferma il proprio senso di responsabilità e quello dei propri dirigenti nel dare massima priorità ai piani già tracciati di riorganizzazione dell’offerta sanitaria ospedaliera per il ponente, nell’ottica di una costante precedenza alle reali esigenze assistenziali degli utenti.
1) L’ultimo cronoprogramma relativo alla riorganizzazione dell’Ospedale di Bordighera, firmato dai tecnici responsabili, è stato trasmesso per conoscenza alla Conferenza dei Sindaci del Distretto Ventimigliese a inizio estate e prevede il suo completamento in data 30/10/2012. Si conferma pertanto che:
• dal 18/9 inizieranno le sedute di oculistica che con quattro sedute settimanali saranno a regime entro la fine del mese di ottobre p.v.;
• entro il 15/10 saranno consegnati i lavori di ristrutturazione del 1° piano per trasferirvi i letti della Fisiatria da Sanremo che passeranno da n. 15 a n. 22.
2) I ritardi oggettivi verificatisi (circa 6 mesi rispetto al cronoprogramma originario) sono conseguenti al ritardo del rilascio delle autorizzazioni previste per legge, necessarie alla ristrutturazione dei locali da adibire alle nuove attività e non sono pertanto imputabili né all’Azienda né ai singoli Responsabili delle Strutture Complesse.
3) Alla luce di quanto sopra questa Azienda riafferma il proprio senso di responsabilità e quello dei propri dirigenti nel dare massima priorità ai piani già tracciati di riorganizzazione dell’offerta sanitaria ospedaliera per il ponente, nell’ottica di una costante precedenza alle reali esigenze assistenziali degli utenti.
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