Venerdì 14 settembre alle ore 21.00 a Palazzo Oddo, Via Roma, 58 17031 Albenga, Nadia Morbelli
presenta il suo romanzo "Hanno ammazzato la Marinin".
Brillante,intelligente, comico, Hanno ammazzato la Marinin è un romanzo che, dietro l’appassionante intrigogiallo, mette magnificamente in scena i tic e i vizi della provincia italiana.
È la vigilia di Pasqua e Genova è sommersa da una pioggia torrenziale. Cullata dalle suadenti note diuna musica jazz, Nadia Mor belli, redattrice quarantenne secca come un’acciuga e dai capelli rosso fuoco, è immersa in un più che meritato bagno caldo,quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Lì per lì non ci fa troppocaso. Tre giorni dopo, però, suona alla porta un agente di polizia per comunicarle che proprio quellasera, sul suo stesso pianerottolo, è stata ammazzata «la Marinin», la petulante vicina di casa. Una vecchiaccia davverotremenda. Un ladro alle prime armi colto sul fatto? Può darsi. Ma allora perché non ha toccato l’argenteria e i soldi lasciati sul comò? La tentazione è troppo forte e Nadia si fa subito prendere dalla sindrome di Maigret, spronata anche dalle intriganti conversazioni col dottor Prini, vicequestoreletterato, ruvido d’aspetto ma di modi fin troppo gentili... Così, traun salto alla bocciofila, quattro chiacchiere davanti a uno stoccafisso alla ligure, e i têteàtête con Prini che assumono sempre più l’aria di unun flirt, Nadia comincia a individuare unapista davvero interessante. Una pista che affondale radici in quelle terre e in un pezzo oscuro di storia d’Italia.
DAL LIBRO:
“MioDio, la Marinin!”
- La Marinin?Tutti la conosciamo come Marinin, o la signora Maria... La Marinin è morta?L’hanno ammazzata? E perché?
- Sì, di secondoo terzo nome la signora Assunta Mammoliti faceva pure Maria. Ecco: qui risultaAssunta Maria Filomena
Mammoliti vedova Merlo. Sul motivo dell’omicidio stiamo appunto indagando. SignorinaMorbelli, lei nei giorni scorsi è
rimasta a casa?Ricorda di aver sentito qualcosa di insolito, di sospetto? Rumori, grida, trambusto...
- A casa? Sì eno... la Marinin? Non ci posso credere!
- Cosa intendeesattamente per sì e no? Capisco il suo turbamento. Un fatto simile, accaduto apochi metri di distanza... Però dovrebbe cercare di essere più chiara eaiutarci a ricostruire il quadro circostanziale dell’evento.
A pochi metri didistanza. Era esattamente quello che non avevo ancora messo a fuoco del tuttonella confusione dei miei pensieri. Veramente una sensibilità raffinata, quella del nostro agente! Già era grave che la Marinin fosse morta.
Ancor più graveche fosse morta ammazzata. A pochi metri, poi, era gravissimo! Tanto da essereinconcepibile. Sarei mai riuscita a dormire quella notte?
Nadia Morbelli è nata a Genova, dove si è laureata in paleografia specializzandosi nello studio dei manoscritti umanistici. Collabora con diverse riviste, nazionali e internazionali, esperte nel settore. Attualmente lavora come redattrice in unapiccola casa editrice e vive fra Genova e il Basso Piemonte, da cui parte della sua famiglia proviene. I momenti più belli della sua vita li trascorre in biblioteche polverose o viaggiando in giro per il mondo.
presenta il suo romanzo "Hanno ammazzato la Marinin".
Brillante,intelligente, comico, Hanno ammazzato la Marinin è un romanzo che, dietro l’appassionante intrigogiallo, mette magnificamente in scena i tic e i vizi della provincia italiana.
È la vigilia di Pasqua e Genova è sommersa da una pioggia torrenziale. Cullata dalle suadenti note diuna musica jazz, Nadia Mor belli, redattrice quarantenne secca come un’acciuga e dai capelli rosso fuoco, è immersa in un più che meritato bagno caldo,quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Lì per lì non ci fa troppocaso. Tre giorni dopo, però, suona alla porta un agente di polizia per comunicarle che proprio quellasera, sul suo stesso pianerottolo, è stata ammazzata «la Marinin», la petulante vicina di casa. Una vecchiaccia davverotremenda. Un ladro alle prime armi colto sul fatto? Può darsi. Ma allora perché non ha toccato l’argenteria e i soldi lasciati sul comò? La tentazione è troppo forte e Nadia si fa subito prendere dalla sindrome di Maigret, spronata anche dalle intriganti conversazioni col dottor Prini, vicequestoreletterato, ruvido d’aspetto ma di modi fin troppo gentili... Così, traun salto alla bocciofila, quattro chiacchiere davanti a uno stoccafisso alla ligure, e i têteàtête con Prini che assumono sempre più l’aria di unun flirt, Nadia comincia a individuare unapista davvero interessante. Una pista che affondale radici in quelle terre e in un pezzo oscuro di storia d’Italia.
DAL LIBRO:
“MioDio, la Marinin!”
- La Marinin?Tutti la conosciamo come Marinin, o la signora Maria... La Marinin è morta?L’hanno ammazzata? E perché?
- Sì, di secondoo terzo nome la signora Assunta Mammoliti faceva pure Maria. Ecco: qui risultaAssunta Maria Filomena
Mammoliti vedova Merlo. Sul motivo dell’omicidio stiamo appunto indagando. SignorinaMorbelli, lei nei giorni scorsi è
rimasta a casa?Ricorda di aver sentito qualcosa di insolito, di sospetto? Rumori, grida, trambusto...
- A casa? Sì eno... la Marinin? Non ci posso credere!
- Cosa intendeesattamente per sì e no? Capisco il suo turbamento. Un fatto simile, accaduto apochi metri di distanza... Però dovrebbe cercare di essere più chiara eaiutarci a ricostruire il quadro circostanziale dell’evento.
A pochi metri didistanza. Era esattamente quello che non avevo ancora messo a fuoco del tuttonella confusione dei miei pensieri. Veramente una sensibilità raffinata, quella del nostro agente! Già era grave che la Marinin fosse morta.
Ancor più graveche fosse morta ammazzata. A pochi metri, poi, era gravissimo! Tanto da essereinconcepibile. Sarei mai riuscita a dormire quella notte?
Nadia Morbelli è nata a Genova, dove si è laureata in paleografia specializzandosi nello studio dei manoscritti umanistici. Collabora con diverse riviste, nazionali e internazionali, esperte nel settore. Attualmente lavora come redattrice in unapiccola casa editrice e vive fra Genova e il Basso Piemonte, da cui parte della sua famiglia proviene. I momenti più belli della sua vita li trascorre in biblioteche polverose o viaggiando in giro per il mondo.
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