Siamo sinceramente esterrefatti e irriducibilmente contrari al disposto della Sindaco n. 23 del 9 febbraio 2009 in materia di "comportamenti contrari alla sicurezza urbana ed al decoro in città".
Condividiamo quanto detto dall’assessore Senesi (rappresentante del P.d.C.I. in giunta)
sottolineando che questo provvedimento, aggiungendosi alle precedenti limitazioni e restrizioni del diritto alla libera fruibilità della città da parte di chi la abita e di chi la visita (vedi l'obbligo di chiusura entro un certo orario per i locali del centro storico, vedi l'equivalente divieto di servire bevande alcooliche dopo le 22.00 sempre nei locali del centro storico, ecc.) vada nella direzione opposta a quella da sempre enunciata : cioè dello sviluppo della presunta vocazione turistica e culturale della città. Un provvedimento poliziesco, in piena controtendenza con quanto avviene addirittura nelle grandi capitali e città d'arte europee, che trasforma la nostra città in un territorio di divieti. Se a Berlino, o a Londra davanti a Buckingham Palace, è lecito usufruire degli antistanti spazi verdi per riposare o consumare bevande o alimenti, ovviamente nel rispetto dell'igiene urbana, un analogo comportamento è vietato dall'ordinanza della Sindaco nella nostra città, dove studenti in gita scolastica potranno essere multati o comunque scacciati dalla Polizia Municipale se sorpresi nell'ignobile atto di mangiare un panino sulle scale di un palazzo o su un prato di un parco.
Secondo il disposto dell'art.3 dell'ordinanza, poi, un semplice volantinaggio potrebbe trasformarsi in un atto illegale e sanzionabile, se privo di autorizzazione amministrativa, il che è evidentemente inaccettabile in quanto rappresenterebbe un pericoloso giro di vite in senso autoritario e, non temiamo di dirlo, con un forte fetore fascista.
Ci piacerebbe anche aprire un'interessante discussione con il proponente,l’ assessore Scidone, su cosa significhi "alimentarsi, riposarsi o dormire in modo indecente" (sic!) e su chi debba essere deputato a stabilire se qualcuno mangia o dorme decentemente, oppure no.
Tra il ridicolo e l'inquietante, comunque, riteniamo inefficace l'ordinanza anche sotto il profilo sanzionatorio. Se l'intento è quello di rimuovere vagabondi, drogati, alcolisti, punkabbestia e mercatini extracomunitari dalla vista di turisti e cittadini "per bene", ovviamente nascondendoli "sotto il tappeto" e facendo finta che il disagio sociale non esista, è fuori da ogni ragionevole dubbio che la sanzione pecuniaria sia del tutto ininfluente nei confronti di chi è privo di reddito o vive oltre i margini della società.
Allora perché condannare i propri concittadini ad una vita triste, fatta di obblighi e divieti, sempre meno di diritti?
Proprio perché siamo convinti che ciò sia dovuto ad una tentazione forte alla rincorsa delle destre sul terreno della limitazione dei diritti dei cittadini in nome di una finta sicurezza, ci opponiamo e ci opporremo sempre a queste misure che restringono i nostri spazi di libertà, chiamando tutti, ma soprattutto i giovani, ad atti di disobbedienza a questo tipo di provvedimenti.
No ai sindaci-sceriffi! Riprendiamoci la nostra libertà! Riprendiamoci la nostra città!
La Segreteria Provinciale (PdCI Federazione di Genova)
Condividiamo quanto detto dall’assessore Senesi (rappresentante del P.d.C.I. in giunta)
sottolineando che questo provvedimento, aggiungendosi alle precedenti limitazioni e restrizioni del diritto alla libera fruibilità della città da parte di chi la abita e di chi la visita (vedi l'obbligo di chiusura entro un certo orario per i locali del centro storico, vedi l'equivalente divieto di servire bevande alcooliche dopo le 22.00 sempre nei locali del centro storico, ecc.) vada nella direzione opposta a quella da sempre enunciata : cioè dello sviluppo della presunta vocazione turistica e culturale della città. Un provvedimento poliziesco, in piena controtendenza con quanto avviene addirittura nelle grandi capitali e città d'arte europee, che trasforma la nostra città in un territorio di divieti. Se a Berlino, o a Londra davanti a Buckingham Palace, è lecito usufruire degli antistanti spazi verdi per riposare o consumare bevande o alimenti, ovviamente nel rispetto dell'igiene urbana, un analogo comportamento è vietato dall'ordinanza della Sindaco nella nostra città, dove studenti in gita scolastica potranno essere multati o comunque scacciati dalla Polizia Municipale se sorpresi nell'ignobile atto di mangiare un panino sulle scale di un palazzo o su un prato di un parco.
Secondo il disposto dell'art.3 dell'ordinanza, poi, un semplice volantinaggio potrebbe trasformarsi in un atto illegale e sanzionabile, se privo di autorizzazione amministrativa, il che è evidentemente inaccettabile in quanto rappresenterebbe un pericoloso giro di vite in senso autoritario e, non temiamo di dirlo, con un forte fetore fascista.
Ci piacerebbe anche aprire un'interessante discussione con il proponente,l’ assessore Scidone, su cosa significhi "alimentarsi, riposarsi o dormire in modo indecente" (sic!) e su chi debba essere deputato a stabilire se qualcuno mangia o dorme decentemente, oppure no.
Tra il ridicolo e l'inquietante, comunque, riteniamo inefficace l'ordinanza anche sotto il profilo sanzionatorio. Se l'intento è quello di rimuovere vagabondi, drogati, alcolisti, punkabbestia e mercatini extracomunitari dalla vista di turisti e cittadini "per bene", ovviamente nascondendoli "sotto il tappeto" e facendo finta che il disagio sociale non esista, è fuori da ogni ragionevole dubbio che la sanzione pecuniaria sia del tutto ininfluente nei confronti di chi è privo di reddito o vive oltre i margini della società.
Allora perché condannare i propri concittadini ad una vita triste, fatta di obblighi e divieti, sempre meno di diritti?
Proprio perché siamo convinti che ciò sia dovuto ad una tentazione forte alla rincorsa delle destre sul terreno della limitazione dei diritti dei cittadini in nome di una finta sicurezza, ci opponiamo e ci opporremo sempre a queste misure che restringono i nostri spazi di libertà, chiamando tutti, ma soprattutto i giovani, ad atti di disobbedienza a questo tipo di provvedimenti.
No ai sindaci-sceriffi! Riprendiamoci la nostra libertà! Riprendiamoci la nostra città!
La Segreteria Provinciale (PdCI Federazione di Genova)
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