domenica, gennaio 18, 2009

Anniversario dell'affondamento della Nave Tito Campanella

Nell'ambito del venticinquesimo anniversario dell' affondamento della Nave TITO CAMPANELLA l'Associazione Leon Pancaldo, stamani, ha ricordato i caduti nella Chiesa di San Raffaele nel Porto di Savona.Quella tragedia ha riportato con la mente i terribili momenti vissuti da quell' equipaggio che ha affrontato una impari lotta contro il più potente degli elementi che, quella notte di gennaio, si è scatenato contro i lavoratori del mare. Lavoratori del Mare Italiani e Savonesi (Marco 22 anni - Antonio 59 anni - Giovanni 50 anni) che ancora tanto e giustamente, si aspettavano dalla vita. Il terribile boato di una qualsiasi delle micidiali onde lanciatasi su quello scafo. L' irreale silenzio che ne è seguito.Il buio più buio del mondo.L' immobilità di quello scafo attonito per quell' assalto imprevisto.L' arrancare impossibile dei motori di quella sala macchine.I pensieri rivolti al cielo dei 24 componenti l' equipaggio. Quella Nave è ancora oggi è presente nei cuori delle famiglie. Dopo lunggi lavori di manutenzione riprendeva il mare per andare incontro alla assurda tragedia che la inabissava con i suoi, anzi nostri, 24 uomini di equipaggio nelle acque del Golfo di Biscaglia.Nessun corpo venne mai ritrovato.Fu avvistata per l’ultima volta il giorno 13 di Gennaio del 1984. Tra quei 24 lavoratori del mare c’ erano in Ruolino Equipaggio 3 nostri concittadini che allungavano così, la lista a testimonianza del tributo savonese al mare tanto amato e pur così crudele con i suoi figli.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Conoscevo due delle persone perite nella sciagura della Tito Campanella. Da una di loro avevo appena ricevuto una cartolina con gli auguri di Natale, spedita da un paese nordico. E' una tragedia che mi ha colpito moltissimo. Oliver

Anonimo ha detto...

io all'epoca avevo 23 anni rimasi colpito dalla notizia della scomparsa della tito campanella dai tg. si è parlato solo per pochissimo tempo e poi basta. io abito a roma e gentilmente vorrei sapere piu notizie sulla scomparsa della nave grzie

Anonimo ha detto...

Io avevo fatto sei mesi a bordo del Tito Campanella e stavo aspettando di riimabrcarmi appena si fosse liberato un posto da' marinaio. Dopo poche settimane la Tito Campanella affondo' con molte delle persone con cui avevo lavorato solo pochi mesi prima facendo la stessa rotta Rotterdam-Casablanca.

Troppe navi vengono tenute in mare troppo a lungo, anni dopo il loro dovuto disarmo, per le basse motivazioni, cupidigia di denaro e nessun rispetto per coloro che di una nave fanno, passione, casa e lavoro.

Le mie piu' sentite condoglianze a tutti coloro che hanno perduto un' amore, un amico, un figlio, in questa tragedia.

Le mie preghiere, anche se non ad un dio, sono sempre state con tutti i maro' che sono scomparsi in quel giorno di lacrime.

Un saluto a tutti coloro che hanno il cuore e coraggio di fare del mare la loro vita, a tutti coloro che con lo stesso coraggio e cuore aspettano il loro ritorno.

Fabrizio

Anonimo ha detto...

Un'uomo dell'equipaggio era mio zio di Mola di Bari Nicola Fiordaliso, la sua ultima telefonata a sua moglie era sommessa preoccupata e disse un'ultima frase monca "Pregate per me" la linea telefonica fu chiusa o interrotta non lo sapremo mai. Dopo 2 settimane fummo avvertiti dai giornali dell'epoca della scomparsa e che da 6 giorni gli armatori non avevano notizie.
Un pensiero va a tutto l'equipaggio non sò fino a che punto sfortunato,o costretto a stare li su quel rudere di mare.
Leo 17 settembre 2011.