
La leggenda di Alessandro Magno comincia mentre il suo corpo è ancora caldo e, attraversando venti secoli di storia, dura ancora oggi. Dopo la morte del grande conquistatore, il suo corpo non si decompone e continua a emanare il suo naturale profumo, e dopo un viaggio sull’enorme carro funebre – un tempio su ruote – viene conservato nel miele per quasi tre anni. Verrà collocato ad Alessandria, a significare che la città è e sarà il cuore pulsante dell’ellenismo. La sua tomba subirà l’assalto di Tolomeo, riceverà visitatori come Ottaviano Augusto, vedrà Caligola impadronirsi della sua armatura finché l’imperatore Settimio Severo non “sigillerà” il sepolcro perché il sonno dell’eroe non venga più disturbato. Ma allora come mai, a poco più di un secolo di distanza, del sepolcro di Alessandro non si sa più nulla? Ancora oggi il mistero continua e la caccia prosegue.
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