Novità per i pescatori e gli acquacoltori liguri. Come già sperimentato con successo in ambito agricolo, viene riproposta anche nel settore della pesca l'esperienza dei gruppi di azione locale: si chiameranno gruppi di azione costiera (Gac) e avranno l'obiettivo di proporre e attuare una strategia di sviluppo locale che includa le attività di pesca e acquacoltura nel contesto socio-economico della zona per creare sinergie e interazioni con altri settori economici.
L'iniziativa avrà, inizialmente, carattere sperimentale e sarà finanziata con le risorse del Fondo europeo pesca 2007-2013: l'asse 4 ("Sviluppo sostenibile delle zone di pesca") prevede che si costituiscano gruppi comprendenti rappresentanti del settore ittico locale e di altri settori - pubblici e privati - che avranno il compito di analizzare i problemi locali e le aspirazioni delle comunità dedite alla pesca, trovando le soluzioni più adatte a soddisfare le esigenze della comunità di cui fanno parte.
La Regione ha emanato un bando - pubblicato sul Bollettino ufficiale del 14 dicembre 2011 - per la costituzione di un gruppo di azione costiera in una delle zone ritenute ammissibili in Liguria. La definizione delle zone è stata fatta in base all'incidenza delle attività di pesca e acquacoltura sull'economia locale: sono state individuate le quattro zone Ventimiglia-Sanremo-Imperia, Loano-Finale Ligure-Bergeggi, Camogli-Sestri Levante e Cinque Terre-Spezia.
I pescatori liguri hanno quindi la possibilità, riunendosi in gruppi di azione costiera, di proporre azioni in grado di rilanciare il settore e le loro aziende attraverso iniziative di valorizzazione dei prodotti, di integrazione con altri settori - in particolare il turismo - e di promozione del patrimonio naturale del territorio. La Regione ha organizzato - dal 24 al 30 gennaio - quattro incontri divulgativi sul bando a Imperia, Santa Margherita Ligure, Noli e La Spezia: le date e i luoghi degli incontri sono pubblicati nel sito regionale dell'agricoltura. Le domande di partecipazione al bando possono essere inviate dall'1 febbraio al 31 marzo 2012.
L'iniziativa avrà, inizialmente, carattere sperimentale e sarà finanziata con le risorse del Fondo europeo pesca 2007-2013: l'asse 4 ("Sviluppo sostenibile delle zone di pesca") prevede che si costituiscano gruppi comprendenti rappresentanti del settore ittico locale e di altri settori - pubblici e privati - che avranno il compito di analizzare i problemi locali e le aspirazioni delle comunità dedite alla pesca, trovando le soluzioni più adatte a soddisfare le esigenze della comunità di cui fanno parte.
La Regione ha emanato un bando - pubblicato sul Bollettino ufficiale del 14 dicembre 2011 - per la costituzione di un gruppo di azione costiera in una delle zone ritenute ammissibili in Liguria. La definizione delle zone è stata fatta in base all'incidenza delle attività di pesca e acquacoltura sull'economia locale: sono state individuate le quattro zone Ventimiglia-Sanremo-Imperia, Loano-Finale Ligure-Bergeggi, Camogli-Sestri Levante e Cinque Terre-Spezia.
I pescatori liguri hanno quindi la possibilità, riunendosi in gruppi di azione costiera, di proporre azioni in grado di rilanciare il settore e le loro aziende attraverso iniziative di valorizzazione dei prodotti, di integrazione con altri settori - in particolare il turismo - e di promozione del patrimonio naturale del territorio. La Regione ha organizzato - dal 24 al 30 gennaio - quattro incontri divulgativi sul bando a Imperia, Santa Margherita Ligure, Noli e La Spezia: le date e i luoghi degli incontri sono pubblicati nel sito regionale dell'agricoltura. Le domande di partecipazione al bando possono essere inviate dall'1 febbraio al 31 marzo 2012.
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