In relazione all’operazione condotta dalla Procura di Sanremo con la Polizia Postale che coinvolge cinque dipendenti della casa da gioco ed un controllore amministrativo, il presidente Giuseppe Di Meco sottolinea quanto segue.
“Davanti a quanto accaduto il mio primo pensiero va a tutti i lavoratori “per bene” ed onesti che permettono a questa grande azienda con il loro lavoro, la loro professionalità, 365 giorno l'anno, di essere un polo di divertimento e di aggregazione. Il primo pensiero deve essere per loro.
Ho profonda tristezza per ciò che è successo ma se qualcuno ha sbagliato, quello deve pagare.
Esprimo, quindi, il più vivo ringraziamento al Procuratore Capo di Sanremo Roberto Cavallone, alla polizia postale per essere prontamente intervenuti nel momento in cui il sistema di controllo interno al Casino, parte integrante dell'azienda sana, ha evidenziato alcune operazioni anomale ai tavoli.
E' importante che il Casinò abbia al suo interno strumenti efficaci per garantire trasparenza, legalità a tutela dei nostri clienti ma anche de nostri dipendenti.
Credo di poter dire che il nostro Casinò è in grado di assicurare gioco sicuro, corretto e trasparente in tutti i suoi aspetti e in tutte le situazioni.”
(Gli infedeli sono: il controllore comunale Giuseppe Ricca e i croupier e capitavola: Luigi D'Armi, Andrea Baracchini, Emiliano Cappello, Stefano Covatta e Giuseppe Caruso).
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