lunedì, gennaio 09, 2012

"Martedì Letterari": QUATTRO EVENTI CHE SPAZIANO TRA PASSATO E FUTURO

Nel rispetto della grande tradizione i “Martedì Letterari,” salotto culturale internazionale della Riviera dei fiori, aprono la stagione 2012 con quattro eventi che spaziano dalla storia Antica a quella Contemporanea, che stimoleranno l’interesse e la partecipazione del pubblico, che affolla sempre numeroso il Teatro dell’Opera.
Presenteranno le loro ultime fatiche letterarie (foto) Valerio Massimo Manfredi, Mimmo Candito, Silvia Ronchey, Giuseppe Conte e Alessandro Giacobbe che con il curatore Ito Ruscigni affronteranno tematiche e approfondimenti tra i più attuali ed interessanti.
“La grande tradizione culturale del nostro Casinò, nonostante le difficoltà del momento si rinnova anche per l’anno in corso con i Martedì Letterari”- afferma il Presidente Giuseppe Di Meco- “Si tratta di una rassegna importante, che merita di continuare nel tempo perchè da trent’anni avvicina la casa da gioco ai grandi nomi della letteratura nazionale, internazionale ed anche, come in questo caso, alla cultura locale.”
La rassegna invernale dei Martedì Letterari si apre il 17 gennaio con Valerio Massimo Manfredi e la presentazione del libro:” Hotel Bruni” . Introduce Ito Ruscigni.
La trama e le recensioni di Hotel Bruni, romanzo di Valerio Massimo Manfredi edito da Mondadori. Attingendo a memorie vive, scandagliate con la meticolosità dello storico e il fervore dell'artista, Valerio Massimo Manfredi si misura in queste pagine con una materia incandescente: la storia del nostro Novecento, i cui segni sono ancora incisi nella nostra pelle e nei nostri gesti. Il passo epico, incalzante che è la cifra distintiva di tutta la letteratura di Manfredi si trasfigura, in Hptel Bruni, nel respiro profondo, dolente ma non meno grandioso di una saga: la storia vicinissima e senza tempo di uomini e donne semplici ma destinati a rimanere incisi nella nostra memoria, la rievocazione piena di poesia di un mondo perduto dove l'amore, il coraggio, la speranza erano i valori di una umanità che credeva ancora in se stessa. I Bruni - Callisto, la Clerice, i loro figli, sette maschi e due femmine, e il loro regno: la cascina nella pianura emiliana, i campi coltivati con fatica perché diano frutto per il notaio che ne è proprietario, e la grande stalla, albergo per ogni pellegrino e luogo in cui ci si riunisce per celebrare il rito della veglia nelle lunghe notti d'inverno, quando Cleto, l'aedo, narra le sue storie meravigliose, retaggio di una tradizione millenaria. Come quella della capra d'oro, idolo demoniaco la cui apparizione nel buio è presagio di orribili sciagure...
Questo mondo antico, fatto di valori elementari ma fortissimi, di leggende ancestrali, magie, scongiuri, di fatica immensa ma anche di certezze come il cibo, la casa, la solidarietà, non può sottrarsi al corso della storia: tutti e sette i maschi dei Bruni partiranno per la Prima guerra, e la famiglia dovrà affrontare i lutti, il nuovo regime con la sua violenza, il secondo terribile conflitto mondiale e ancora la guerra civile, con le distruzioni, le umiliazioni, le paure e i cambiamenti che portano con sé. Ma anche, ogni volta, con la straordinaria capacità di rimboccarsi le maniche, di affidarsi al volgere delle stagioni e guardare avanti con rinnovata fiducia. Floti, Gaetano, Armando, gli altri fratelli, le donne coraggiose e piene di vita che gli sono compagne: attraverso i loro gesti quotidiani, la loro intelligenza viva come può esserlo solo quella nata da animi generosi e da una istintiva conoscenza della natura, attraverso i loro occhi i lettori di queste pagine compiranno un viaggio straordinario che va dall'aia di casa Bruni fino alle pietraie del Carso e al corso del Piave e del Tagliamento, dall'Africa alla Russia, dal 1914 al '49 e oltre, da una famiglia unita intorno al focolare alla diaspora del dopoguerra, dall'ordine immutabile della vita contadina alla complessità di un mondo nuovo, nel quale ciascuno fa parte per se stesso e i diritti dei più deboli non sono più garantiti dalla solidarietà istintiva. Dal tempo in cui l'Hotel Bruni dava riparo e ascolto a ogni viandante nella notte, al vento nuovo che soffia nella campagna ormai disertata dall'uomo...
Valerio Massimo Manfredi (Modena, 1943), topografo del mondo antico, ha insegnato in prestigiose università italiane e straniere e ha condotto spedizioni archeologiche in molte località del Mediterraneo. Saggista, giornalista, sceneggiatore e brillante divulgatore, si è affermato come scrittore di grande successo internazionale con la trilogia Aléxandros, da cui è stato tratto un film. Tra i suoi saggi: La strada dei Diecimila (1986), Le isole fortunate (1990); con Luigi Malnati Gli Etruschi in Val Padana (1991); con Lorenzo Braccesi Mare greco (1992) e I greci d'Occidente (1996); con Vencenslav Kruta I celti d'Italia (1999). Tra le opere di narrativa: Palladion, Lo scudo di Talos, L'oracolo, Le paludi di Hesperia, La torre della solitudine, Il faraone delle sabbie, Chimaira, L'ultima legione, Il tiranno (2003), L'impero dei draghi (2005), L'ultima legione (2007) e Idi di marzo (2008). Per ragazzi ha pubblicato Il romanzo di Alessandro (2005).

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