In occasione del 40° anniversario dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, il celebre ibridatore sanremese Antonio Marchese, raffinato interprete del linguaggio dei fiori, attraverso la passione e la tecnica del suo lavoro – dopo aver dato vita alla “Rosa Mistica”, quale Fiore Mariano, per la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa - ha creato il “Fiore dei diritti umani”, una nuova varietà di rosa che racchiude una vasta gamma di colori.
Tale nuova, sofisticata varietà di rosa sarà presentata ufficialmente la sera di giovedì 9 settembre presso la sede dell’Istituto di Villa Ormond in occasione del tradizionale “Concerto per la Pace” cui assisteranno le numerose personalità (oltre 300 persone) provenienti da tutto il mondo per discutere del tema della globalizzazione della violenza nell’attuale contesto internazionale.
Come ha rilevato Antonio Marchese, il fiore dei diritti umani vuole essere un omaggio della floricoltura sanremese alla quarantennale opera di diffusione e promozione del diritto umanitario e dei diritti dell’uomo svolta dall’Istituto di Villa Ormond, che, come l’ibridatore, “semina a volte in terreni aridi da cui tuttavia sbocciano nuovi fiori”.
Tale nuova, sofisticata varietà di rosa sarà presentata ufficialmente la sera di giovedì 9 settembre presso la sede dell’Istituto di Villa Ormond in occasione del tradizionale “Concerto per la Pace” cui assisteranno le numerose personalità (oltre 300 persone) provenienti da tutto il mondo per discutere del tema della globalizzazione della violenza nell’attuale contesto internazionale.
Come ha rilevato Antonio Marchese, il fiore dei diritti umani vuole essere un omaggio della floricoltura sanremese alla quarantennale opera di diffusione e promozione del diritto umanitario e dei diritti dell’uomo svolta dall’Istituto di Villa Ormond, che, come l’ibridatore, “semina a volte in terreni aridi da cui tuttavia sbocciano nuovi fiori”.
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