Giovedì 15 aprile 2010, ore 16.30. Castello d’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Corso Dogali 28, Genova. Presentazione del libro Ritratti dall'India di Chiara Montaldo, SAGEP Editori.
Intervengono: Chiara Montaldo, autrice del volume; Maria Camilla De Palma, direttore del Museo delle Culture del Mondo; Luisa Rossi, Università degli Studi di Parma.
Dopo aver pubblicato con grande successo Sono in Cina, Chiara Montaldo – giovane medico genovese – ritorna con questo libro a raccontarci dell’esperienza fatta in India. Questa volta sono le fotografie a parlare delle persone incontrate e dei luoghi visitati.
Ritratti dall’India è un diario per immagini: immagini fotografiche, quelle dei luoghi e dei volti incontrati e conosciuti dall’autrice durante i tre anni trascorsi lavorando in un ospedale di Mumbay.
Immagini raccontate con parole intense, che restituiscono un paese dove la gioia e la disperazione, la poesia e la tragedia, la povertà e la bellezza si mescolano e fluiscono insieme, inevitabilmente e inestricabilmente. Ritratti da un mondo affascinante, difficile da capire ma facile da amare per chi come l’autrice l’ha vissuto con generosità e sensibilità, lasciandosi guidare in quello che alla fine è un viaggio alla ricerca del “più misterioso di tutti i ritratti: il proprio”.
Intervengono: Chiara Montaldo, autrice del volume; Maria Camilla De Palma, direttore del Museo delle Culture del Mondo; Luisa Rossi, Università degli Studi di Parma.
Dopo aver pubblicato con grande successo Sono in Cina, Chiara Montaldo – giovane medico genovese – ritorna con questo libro a raccontarci dell’esperienza fatta in India. Questa volta sono le fotografie a parlare delle persone incontrate e dei luoghi visitati.
Ritratti dall’India è un diario per immagini: immagini fotografiche, quelle dei luoghi e dei volti incontrati e conosciuti dall’autrice durante i tre anni trascorsi lavorando in un ospedale di Mumbay.
Immagini raccontate con parole intense, che restituiscono un paese dove la gioia e la disperazione, la poesia e la tragedia, la povertà e la bellezza si mescolano e fluiscono insieme, inevitabilmente e inestricabilmente. Ritratti da un mondo affascinante, difficile da capire ma facile da amare per chi come l’autrice l’ha vissuto con generosità e sensibilità, lasciandosi guidare in quello che alla fine è un viaggio alla ricerca del “più misterioso di tutti i ritratti: il proprio”.
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