"Voglio ringraziare Oliviero Toscani che conosce benissimo i meccanismi della provocazione e ci ha dato un grande aiuto nel far rimanere viva l'attenzione. Lui che ha utilizzato modelle anoressiche, anziani nudi, handicappati e molte altre immagini scioccanti, ha insegnato che a volte in comunicazione è più importante schiaffeggiare che accarezzare, e che spesso la provocazione che funziona meglio è quella fine a se stessa.
Il signor Toscani dovrebbe però sapere che la "provocazione" è solo una delle tante frecce nell'arco del creativo e va usata solo quando ci sono le premesse affinché si trasformi in notizia. E se per una piccola campagna di provincia si scomoda il "guru" della fotografia provocatoria internazionale, è sicuro che il successo è stato al di sopra di ogni possibile previsione.
Ribadisco che nella campagna dell'Outlet Frontiera di Ventimiglia non c'è volgarità, non c'è derisione, non c'è blasfemìa: non offende nessuno.
Il Cliente è molto soddisfatto e per noi è questa la cosa più importante".
Il signor Toscani dovrebbe però sapere che la "provocazione" è solo una delle tante frecce nell'arco del creativo e va usata solo quando ci sono le premesse affinché si trasformi in notizia. E se per una piccola campagna di provincia si scomoda il "guru" della fotografia provocatoria internazionale, è sicuro che il successo è stato al di sopra di ogni possibile previsione.
Ribadisco che nella campagna dell'Outlet Frontiera di Ventimiglia non c'è volgarità, non c'è derisione, non c'è blasfemìa: non offende nessuno.
Il Cliente è molto soddisfatto e per noi è questa la cosa più importante".
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