martedì, aprile 20, 2010

"La settimana della Resistenza"

Anche una presentazione d'autore all'interno del ricco calendario per "La settimana della Resistenza", pregevole iniziativa curata da Valentina Gallinella che, dal 18 al 25 aprile vedrà avvicendarsi a Ventimiglia, una mostra pittorica collettiva, proiezioni di film, video e conferenze, uno spettacolo teatrale e, domani mercoledì 21 aprile alle ore 17.30, presso la nuova sede della Biblioteca Aprosiana in via Cavour 65, la presentazione del libro di Enzo FERRARI, "LA MOSTRA DELLA MEMORIA". L'incontro, curato e condotto da Diego MARANGON, avrà come di consueto il supporto logistico della libreria Casella.
Raccolta di racconti ambientati durante la lotta di Liberazione tra la città di Genova e le alture intorno al capoluogo della nostra regione, "La mostra della memoria" è in realtà un doveroso omaggio che l'autore, genovese di origine, ma imperiese di adozione, ha voluto rendere alla Resistenza imperiese che, nella figura di Silvio Bonfante, ha il suo più simbolico rappresentante di vita sacrificata per la lotta alla riconquista della libertà.
Cresciuto a Sestri Ponente negli anni sessanta, con il suo lavoro l'autore ha così voluto cristallizzare nella memoria i racconti sulla Resistenza che gli sono stati fatti da genitori e conoscenti. Lo scopo. quello di non disperdere un patrimonio importante, da non sottovalutare e tenere sempre vivo. Caratteristica di questa raccolta di racconti sulla Resistenza è un narrare senza enfasi, senza alcuna intenzione di trasformare i personaggi in eroi. Sono uomini che hanno capito la necessità di un impegno in favore di una Italia di nuovo libera, e in questa direzione si muovono. Conducono una vita normale, di giorno lavorano, hanno una famiglia a cui tornare e in cui vivere. Ma una parte della loro vita hanno deciso di affidarla ad un ideale comune, e per esso rischiare la morte.
Ferrari ha la scrittura tipica dei liguri: asciutta, essenziale, mai ridondante. Che siano i fatti a parlare. Saranno essi a sprigionare emozioni.
La Resistenza, la vita partigiana, vi scorrono senza il fragore delle armi, bensì vi si affermano per una volontà di servizio, umile e tenace. I nove racconti esprimono nove vite che si sono offerte e prodigate in libertà e in amore per sconfiggere la tirannia.
Nel tratteggiare gli orrori della guerra, mai compresi abbastanza ed effettivamente da chi ha avuto la fortuna di non viverli sulla propria pelle, non manca mai nell’autore la fiducia di una rinascita. Ferrari non si adagia sul lutto, non vi resta impantanato; ne marca invece le vie d’uscita che sono racchiuse proprio nella stessa umanità che quegli orrori ha causato. La guerra è una disperata follia, che non annienta tuttavia l’uomo. Le storie di Vittorio, Mario, Carla, Oscar, Gianni, Achille, Dante, Remo, Giuseppe, pur nella loro drammatica sofferenza, sono i simboli di una umanità mai doma e mai del tutto sconfitta.
La raccolta di racconti di Ferrari ha il pregio di richiamare alla memoria quegli autori che hanno scritto, e bene, sulla e della Resistenza, e soprattutto di sottolineare che non mancò mai in molti protagonisti la speranza, perchè si era sicuri di andare incontro ad una vita nuova e migliore.
La scrittura asciutta ultilizzata dall'autore è una scrittura rassicurante, ottimista e carica di speranza. Predominante è quindi la sua visione ottimista, nonostante la storia racconti anche e soprattutto di una sanguinosa guerra fratricida combattuta dai giovani italiani divisi su avversi fronti.
I personaggi di Ferrari, sebbene immersi in una dura guerra, non sono mai cattivi, esprimono il meglio del loro animo: uomini e donne normali per una volta protagonisti nella loro vita e nella Storia con la Esse maiuscola loro malgrado.

Nessun commento: