In relazione al comunicato diffuso su alcuni organi di stampa dalla UIL SERVIZI della provincia di Imperia in merito alla disponibilità di moduli per la richiesta di rimborso dell’IVA applicata alla TARSU, al fine di non creare nei cittadini aspettative infondate e di evitare loro inutili perdite di tempo e costi aggiuntivi, il Servizio Tributi del Comune di Sanremo ritiene doveroso fornire le seguenti precisazioni.Nel Comune di Sanremo è applicata tuttora la Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani, così come disciplinata dal D.Lgs. n.507/1993 e successive modifiche e integrazioni.
Trattandosi di un tributo, non è previsto l’assoggettamento ad IVA; infatti, negli avvisi di pagamento e nelle cartelle esattoriali che vengono recapitate annualmente ai contribuenti non è mai stato incluso alcun importo a titolo di IVA.
Pertanto non è dovuto alcun rimborso a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.238 del 16 luglio 2009. Per completezza si precisa che, alle tariffe della Tassa Smaltimento Rifiuti, così come deliberate annualmente dall’Amministrazione comunale, si aggiunge il 15% a titolo di addizionali, e precisamente:
- le addizionali erariali di cui al regio decreto legge 30.11.1937, n.2145, convertito dalla legge 25.04.1938, n.614, e alla legge 10.12.1961, n.1346, pari complessivamente al 10% (ECA 5% e magg. ECA 5%), i cui proventi sono devoluti direttamente ai comuni ai sensi dell’art.3, comma 39, della legge 28.12.1995, n.549 e sono destinati alla copertura dei costi del servizio;
- l’addizione provinciale del 5% devoluta alla Provincia di Imperia a titolo di Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente, istituito e disciplinato dall’art.19 del D.Lgs. n.504/1992.
La sentenza della Corte Costituzione citata riguarda esclusivamente l’assoggettamento ad IVA della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale), che il Comune di Sanremo non ha ancora adottato quale regime di prelievo sostitutivo della tassa.
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