
Il testo di ALDA MERINI si apre con un'immagine poetico-letteraria ("E' stato un inverno terribile, pieno di rondini morte") che sembra richiamare la famosa "scomparsa delle lucciole" causata dall'inquinamento dell'aria e delle acque, denunciata da Pier Paolo Pasolini in un famoso articolo sul "Corriere della sera". Allora si trattava di una metafora della trasformazione dell'Italia contadina in un Paese omologato dalla modernizzazione industriale che ha lasciato spazio ad un popolo democraticamente e programmaticamente infelice nel suo consumismo, intimorito dal futuro e incapace di umanità e serenità.
Il sarcastico suggerimento presente nel testo è reso ancora più "scanzonato" dall'allegria delle scelte musicali (una ritmica balcanica) e dall'interpretazione leggera e disincantata di GIOVANNI NUTI, accompagnato da un coro di voci liriche (Isabella Mangiarratti, soprano e Franco Cocuzza, basso).
Il brano "La stufa di maiolica" è l'anticipazione dell'omonimo nuovo album di GIOVANNI NUTI su testi di ALDA MERINI attualmente in preparazione.
Nessun commento:
Posta un commento