Grande successo per la “prima” ingauna della Rassegna di Poesia Dialettale Ligure, organizzata dalla Associazione Vecchia Albenga, con la collaborazione e il patrocinio della Palazzo Oddo Srl e del Comune di Albenga. Un Auditorium San Carlo gremito, alla presenza del Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri e del Vice Sindaco Mauro Vannucci, ha dato il proprio benvenuto all’iniziativa, nata da un’idea dell’autrice Dedy Lertora, per la prima volta svoltasi ad Albenga dopo dodici edizioni tenutesi a Garlenda (prima presso il Relais & Chateaux Hotel “La Meridiana”, quindi nel Castello Marchesi Costa del Carretto).
Dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali della Presidente della Associazione Vecchia Albenga Marisa Scola e dell’introduzione dell’organizzatrice Dedy Lertora, il Prof. Franco Gallea, Sovraintendente Generale alla Consulta Ligure, ha condotto il pomeriggio, in cui oltre venti tra i più noti autori dialettali della Regione, provenienti da ogni parte della Liguria, da Levante a Ponente, dalla provincia di La Spezia fin anche a Briga (La Brigue, comune oggi francese facente parte dell'area di lingua ligure del territorio transalpino) sono intervenuti con letture e interpretazioni delle loro opere.
Tra gli scrittori ospitati, Giorgio Sciaccaluga (La Spezia), Annamaria Passalacqua (Sori), Mario Traversi (Varazze), Lucio Canavese (Toirano), Riccardo Ferrari (Loano), Antonio Boscione (Alassio), Costanza Modena e Giorgio Pistone (Sanremo), Carlo Lanteri (Briga), Carlo Usanna (Villanova d’Albenga), e la nutrita schiera di autori ingauni, composta da Paola Fiori, Luisa Benso e Angelo Gastaldi, Vincenzo Dagnino e Gerry Delfino. Tra un intervento e l’altro, l’apprezzata musica del noto Maestro Pino Caratozzolo e i divertenti sketch della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina di Gianni Croce.
“I più recenti dati forniti dall’UNESCO riguardo allo stato di salute del dialetto sono preoccupanti”, hanno dichiarato Marisa Scola e Dedy Lertora nella presentazione. “La nostra lingua ligure è elencata tra quelle a rischio di estinzione, e noi, con manifestazioni come questa, che trovano il prezioso appoggio di Associazioni come la Vecchia Albenga e dell’Amministrazione Comunale, nascono con l’obiettivo di tutelare le nostre tradizioni, i nostri usi e costumi, e il dialetto del nostro territorio, che va preservato. Ci auguriamo che gli amministratori della Regione Liguria, prendendo esempio da altre realtà, accolgano il nostro appello a farsi promotori di iniziative di legge a difesa della lingua ligure”.
Dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali della Presidente della Associazione Vecchia Albenga Marisa Scola e dell’introduzione dell’organizzatrice Dedy Lertora, il Prof. Franco Gallea, Sovraintendente Generale alla Consulta Ligure, ha condotto il pomeriggio, in cui oltre venti tra i più noti autori dialettali della Regione, provenienti da ogni parte della Liguria, da Levante a Ponente, dalla provincia di La Spezia fin anche a Briga (La Brigue, comune oggi francese facente parte dell'area di lingua ligure del territorio transalpino) sono intervenuti con letture e interpretazioni delle loro opere.
Tra gli scrittori ospitati, Giorgio Sciaccaluga (La Spezia), Annamaria Passalacqua (Sori), Mario Traversi (Varazze), Lucio Canavese (Toirano), Riccardo Ferrari (Loano), Antonio Boscione (Alassio), Costanza Modena e Giorgio Pistone (Sanremo), Carlo Lanteri (Briga), Carlo Usanna (Villanova d’Albenga), e la nutrita schiera di autori ingauni, composta da Paola Fiori, Luisa Benso e Angelo Gastaldi, Vincenzo Dagnino e Gerry Delfino. Tra un intervento e l’altro, l’apprezzata musica del noto Maestro Pino Caratozzolo e i divertenti sketch della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina di Gianni Croce.
“I più recenti dati forniti dall’UNESCO riguardo allo stato di salute del dialetto sono preoccupanti”, hanno dichiarato Marisa Scola e Dedy Lertora nella presentazione. “La nostra lingua ligure è elencata tra quelle a rischio di estinzione, e noi, con manifestazioni come questa, che trovano il prezioso appoggio di Associazioni come la Vecchia Albenga e dell’Amministrazione Comunale, nascono con l’obiettivo di tutelare le nostre tradizioni, i nostri usi e costumi, e il dialetto del nostro territorio, che va preservato. Ci auguriamo che gli amministratori della Regione Liguria, prendendo esempio da altre realtà, accolgano il nostro appello a farsi promotori di iniziative di legge a difesa della lingua ligure”.
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