Preg.mo Presidente,
le scrivo per rappresentarle un problema di carattere economico e sociale che sta interessando l’estremo ponente ligure. Con l’aumento delle accise sui carburanti stiamo assistendo al pendolarismo dei rifornimenti nella vicina Francia, dove è possibile acquistare i carburanti con un risparmio di circa 0,30€ al litro. Ho utilizzato appositamente il termine "rifornimenti" per evidenziarle che lo spostamento oltre confine si traduce, in senso generale, in maggiori acquisti all'estero, a scapito dell'economia locale.
E' evidente che quanto sta accadendo porterà, a breve, ad una riduzione della domanda d'acquisto che penalizzerà ulteriormente il nostro territorio provinciale di periferia e di confine, già fortemente provato in campo occupazionale. Inevitabili saranno le ricadute sulle attività produttive e sul lavoro.
La invito, pertanto, a valutare ogni soluzione utile a questo problema. Sono certo che la riduzione delle accise nazionali per l'acquisto dei carburanti nei territori di confine si tradurrebbe in maggiori introiti da parte dello Stato e della Regione. Il "pendolarismo del pieno", infatti, prima dell'aumento delle accise avveniva al contrario: dalla Francia all'Italia.
Colgo l'occasione, in ultimo, per rinnovarle l'invito a re-introdurre il "bonus fiscale" per i lavoratori frontalieri, che da sempre producono reddito all'estero e lo importano nell'economia italiana dove risiedono. Sarebbe tragico per le casse dello Stato se questi lavoratori, già impossibilitati a lavorare in Italia per carenza di posti di lavoro, dovessero trasferire la loro residenza all'estero. E' indubbio che ciò aggraverebbe ulteriormente la situazione economica e sociale del nostro territorio, con indubbie ripercussioni sul fisco nazionale.
Auspicando un suo vivo interessamento per le problematiche sopra esposte, le formulo i migliori auguri per il suo mandato e per l'anno nuovo appena incominciato.
Distinti saluti.
Giampiero Alberti
le scrivo per rappresentarle un problema di carattere economico e sociale che sta interessando l’estremo ponente ligure. Con l’aumento delle accise sui carburanti stiamo assistendo al pendolarismo dei rifornimenti nella vicina Francia, dove è possibile acquistare i carburanti con un risparmio di circa 0,30€ al litro. Ho utilizzato appositamente il termine "rifornimenti" per evidenziarle che lo spostamento oltre confine si traduce, in senso generale, in maggiori acquisti all'estero, a scapito dell'economia locale.
E' evidente che quanto sta accadendo porterà, a breve, ad una riduzione della domanda d'acquisto che penalizzerà ulteriormente il nostro territorio provinciale di periferia e di confine, già fortemente provato in campo occupazionale. Inevitabili saranno le ricadute sulle attività produttive e sul lavoro.
La invito, pertanto, a valutare ogni soluzione utile a questo problema. Sono certo che la riduzione delle accise nazionali per l'acquisto dei carburanti nei territori di confine si tradurrebbe in maggiori introiti da parte dello Stato e della Regione. Il "pendolarismo del pieno", infatti, prima dell'aumento delle accise avveniva al contrario: dalla Francia all'Italia.
Colgo l'occasione, in ultimo, per rinnovarle l'invito a re-introdurre il "bonus fiscale" per i lavoratori frontalieri, che da sempre producono reddito all'estero e lo importano nell'economia italiana dove risiedono. Sarebbe tragico per le casse dello Stato se questi lavoratori, già impossibilitati a lavorare in Italia per carenza di posti di lavoro, dovessero trasferire la loro residenza all'estero. E' indubbio che ciò aggraverebbe ulteriormente la situazione economica e sociale del nostro territorio, con indubbie ripercussioni sul fisco nazionale.
Auspicando un suo vivo interessamento per le problematiche sopra esposte, le formulo i migliori auguri per il suo mandato e per l'anno nuovo appena incominciato.
Distinti saluti.
Giampiero Alberti
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