E' iniziato da poche ore lo sciopero degli autotrasportatori aderenti al sindacato Trasportounito, che si protrarrà fino alle ore 24 di venerdì, e già si è verificato un blocco dei varchi portuali a Genova.
Il Codacons annuncia fin d'ora l'intenzione di procedere con esposti alle Procure della Repubblica di tutte le città italiane in cui si verificassero proteste illegali, con l'ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Un conto, infatti, è scioperare, un conto è bloccare la circolazione, impedire i rifornimenti di carburanti o creare problemi di reperimento di prodotti alimentari, mettendo in ginocchio un Paese. Inoltre l'associazioni di consumatori chiede più controlli contro le violazioni fatte dai camionisti, da quella del peso massimo consentito al periodo di sosta.
Il Codacons avvisa fin da subito il Governo: no a sconti sulle accise dei carburanti ai soli camionisti. Tutti gli italiani stanno pagando il caro carburanti per colpa della sciagurata scelta del Governo di aumentare a luglio le accise e poi a settembre l'Iva su benzina e gasolio. Una stangata diretta pari a 79 euro a veicolo, senza contare i possibili effetti indiretti sull'aumento dell'inflazione o sul costo della merce trasportata. E' da luglio che il Codacons chiede al Governo di fare dietrofront sull'aumento delle tasse sui carburanti e sarebbe scandaloso fare uno sconto alla sola lobby dei camionisti come se gli automobilisti, tra i quali ci sono ovviamente anche professionisti costretti a viaggiare per lavoro, fossero dei cittadini di serie B rispetto ai camionisti.
Anche perchè il Governo Berlusconi detiene il record italiano di provvedimenti presi contro chi viaggia, siano essi camionisti che automobilisti, pari almeno ad 8: aumento accise, aumento Iva su benzina e acquisto auto, introduzione del contributo unificato per impugnare multe, aumenti ulteriori del contributo unificato, aumenti esponenziali delle multe, aumento delle tasse sulle polizze rc auto, aumento dell' Imposta provinciale di trascrizione (IPT), aumento dei bolli auto sopra una certa potenza. (Fonte Codacons)
Il Codacons annuncia fin d'ora l'intenzione di procedere con esposti alle Procure della Repubblica di tutte le città italiane in cui si verificassero proteste illegali, con l'ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Un conto, infatti, è scioperare, un conto è bloccare la circolazione, impedire i rifornimenti di carburanti o creare problemi di reperimento di prodotti alimentari, mettendo in ginocchio un Paese. Inoltre l'associazioni di consumatori chiede più controlli contro le violazioni fatte dai camionisti, da quella del peso massimo consentito al periodo di sosta.
Il Codacons avvisa fin da subito il Governo: no a sconti sulle accise dei carburanti ai soli camionisti. Tutti gli italiani stanno pagando il caro carburanti per colpa della sciagurata scelta del Governo di aumentare a luglio le accise e poi a settembre l'Iva su benzina e gasolio. Una stangata diretta pari a 79 euro a veicolo, senza contare i possibili effetti indiretti sull'aumento dell'inflazione o sul costo della merce trasportata. E' da luglio che il Codacons chiede al Governo di fare dietrofront sull'aumento delle tasse sui carburanti e sarebbe scandaloso fare uno sconto alla sola lobby dei camionisti come se gli automobilisti, tra i quali ci sono ovviamente anche professionisti costretti a viaggiare per lavoro, fossero dei cittadini di serie B rispetto ai camionisti.
Anche perchè il Governo Berlusconi detiene il record italiano di provvedimenti presi contro chi viaggia, siano essi camionisti che automobilisti, pari almeno ad 8: aumento accise, aumento Iva su benzina e acquisto auto, introduzione del contributo unificato per impugnare multe, aumenti ulteriori del contributo unificato, aumenti esponenziali delle multe, aumento delle tasse sulle polizze rc auto, aumento dell' Imposta provinciale di trascrizione (IPT), aumento dei bolli auto sopra una certa potenza. (Fonte Codacons)
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