Sabato 22 gennaio saranno presentati i restauri all’altare maggiore del Santuario di N.S. della Rovere. Alle ore 15.30 l’Arch. Erminia Airenti illustrerà i lavori svolti che hanno visto ricollocare i gradi superiori dell’altare al loro posto, dopo che negli ultimi 60 anni erano stati conservati nei sotterranei. Questo lavoro, svolto in 2 mesi, consentirà ora di apprezzare nuovamente l’opera dei fratelli Gaggini del 1688 nella sistemazione originaria voluta al tempo della prima collocazione, poi modificata nei secoli.
Domenica 23 gennaio ore 10.00 Santa Messa con la presenza del Vescovo della Diocesi di Albenga Imperia Mario Oliveri, che benedirà l’altare.
Il “Santuario della Rovere”, detto anche “Santuario di Nostra Signora della Rovere”, è tra i più antichi e rinomati della Liguria, per le guarigioni miracolose e per il flusso di pellegrini e turisti. E’ adagiato nella vasta conca compresa tra Capo Cervo e Capo Berta, una perla incastonata in un borgo medioevale, tra roveri e ulivi, pini e palme, oleandri e gerani, siepi di buganvillee e viali odorosi d’aranci e limoni. Le cinque piante di rovere che ancora oggi attorniano il “Santuario della Rovere”, sono gli ultimi esemplari dell’antico bosco richiamato dal nome del Santuario.
Domenica 23 gennaio ore 10.00 Santa Messa con la presenza del Vescovo della Diocesi di Albenga Imperia Mario Oliveri, che benedirà l’altare.
Il “Santuario della Rovere”, detto anche “Santuario di Nostra Signora della Rovere”, è tra i più antichi e rinomati della Liguria, per le guarigioni miracolose e per il flusso di pellegrini e turisti. E’ adagiato nella vasta conca compresa tra Capo Cervo e Capo Berta, una perla incastonata in un borgo medioevale, tra roveri e ulivi, pini e palme, oleandri e gerani, siepi di buganvillee e viali odorosi d’aranci e limoni. Le cinque piante di rovere che ancora oggi attorniano il “Santuario della Rovere”, sono gli ultimi esemplari dell’antico bosco richiamato dal nome del Santuario.
Nessun commento:
Posta un commento