Eliminate le bottiglie d’acqua di plastica (oltre 30 mila in un anno) nelle mense delle scuole loanesi e introdotti i piatti biodegradabili.
Prodotti a Kilometri zero, prodotti biologici, utilizzo di piatti biodegradabili e da pochi giorni l’introduzione del nuovo sistema di depurazione dell'acqua, che consente di non utilizzare le bottiglie di plastica. Sono queste in sintesi le ultime buone pratiche messe in campo dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Loano in collaborazione con la Direzione Didattica di Loano e la Fondazione S. Stella Leone Grossi nel servizio mensa.
Già da molti anni, il Comune di Loano ha istituito la Commissione mensa che controlla la preparazione e l’erogazione dei pasti nei luoghi del loro confezionamento e della loro somministrazione e verifica il gradimento dei pasti da parte degli alunni.
La Commissione composta dai responsabili comunali, dai rappresentanti dei genitori eletti in seno al consiglio di Circolo e dalle insegnanti, viene nominata ad inizio anno scolastico.
Dallo scorso anno, inoltre è stata istituita la commissione mensa dei ragazzi della scuola media, composta da un rappresentante di ogni classe.
"Si pensato" spiega il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, Enrica Rocca “che il far partecipi i ragazzi, che sono gli effettivi utenti del servizio, sarebbe stato un modo interessante per coinvolgerli direttamente nelle scelte del menu e nella valutazione della qualità del cibo, considerato che molto spesso i gusti dei più giovani sono diversi da quelli degli adulti. Proprio nei giorni scorsi la commissione dei ragazzi ha incontrato quella degli adulti per fare una prima valutazione, a tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Nel corso della riunione, da parte dei ragazzi è emersa nel complesso una buona valutazione sulla qualità degli alimenti somministrati. In particolare sono molto apprezzati i primi, perché considerati vari ed abbondanti. Sui secondi unanime la richiesta di più frequenza delle portate più appetitose (pollo, crocchette di pollo), considerato che le prescrizioni in materia di somministrazione di alimenti scolastici vietano la cottura di fritti. Portate meno amate dai giovani sono risultate la frutta e la verdura (i ragazzi di contorno apprezzano in prevalenza le patate e vorrebbero veder ogni giorno sostituita la frutta dalla barretta di cioccolato, ad oggi somministrata una volta a settimana). Naturalmente questi incontri sono utili per spiegare ai ragazzi che il servizio mensa, riveste anche un ruolo educativo nei confronti di una sana alimentazione. Abbiamo anche spiegato le novità introdotte quest’anno – spiega Enrica Rocca - che ci pongono in linea con le nuove campagne di sensibilizzazione in difesa dell'ambiente e dell'acqua. Il nuovo appalto prevede cibi biologici, prodotti km zero e soprattutto l'introduzione del nuovo sistema di depurazione dell'acqua come richiesto dalla scuola, che da anni lavora a progetti di sensibilizzazione ambientale. Sulle tavole della mensa sono comparse le brocche d’acqua di rubinetto depurata. Abbiamo così eliminato l’utilizzo della plastica, oltre 30 mila bottiglie all’anno, con un risparmio nei costi diretti e un significativo risparmio di costi ambientali e di emissioni per produzione, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei contenitori. Ogni pasto costa al Comune 4,33 euro, gli utenti pagano 3,40 euro.”
A Loano, il servizio di ristorazione scolastica, affidato con gara d’appalto quest’estate, viene svolto dalla ditta Ditta Cir Food Cooperativa Italiana di Ristorazione. I rapporti tra il Comune e la ditta Cir sono regolamentati da un capitolato d’appalto predisposto al momento della gara con particolari condizioni che garantiscono l’igiene e la sicurezza non soltanto in fase di preparazione dei piatti ma anche nella scelta delle materie prime.
I fornitori devono infatti rispettare standard molto elevati e i prodotti vengono controllati in ogni fase della lavorazione attraverso un sistema di autocontrollo che prevede monitoraggi specifici per singole fasi produttive e programmi di verifiche microbiologiche e chimiche
I pasti erogati vengono preparati nel Centro di Cottura di Finale Ligure (cucina aziendale R. Piaggio). La consegna dei pasti presso i Centri di Ristorazione deve essere effettuata in un arco di tempo compreso tra i 20 e i 10 minuti prima dell’orario stabilito da ogni singola scuola per il pranzo. Ad ogni orario di inizio pranzo corrisponde una consegna specifica e differenziata.
Il menu viene predisposto dal Comune e sottoposto alla Commissione Mensa e all’autorità Sanitaria Locale. Vengono previste diete speciali per comprovate situazioni patologiche richieste mediante presentazione di certificato medico. La ditta Cir si impegna inoltre alla predisposizione di diete di transizione o diete in bianco qualora venga fatta richiesta entro le ore 10 del giorno stesso.
Per quanto riguarda la scuola dell'Infanzia la mensa viene invece gestita direttamente dalla cucina interna della Fondazione S. Stella - Leone Grossi, che da oltre dieci anni garantisce la somministrazione di piatti di qualità , anch'essi arricchiti con numerose portate biologiche.
Nella scuola dell'infanzia si cerca di programmare un menu semplice, seppur vario, per venire incontro alle esigenze nutrizionali dei piccoli ospiti.
Prodotti a Kilometri zero, prodotti biologici, utilizzo di piatti biodegradabili e da pochi giorni l’introduzione del nuovo sistema di depurazione dell'acqua, che consente di non utilizzare le bottiglie di plastica. Sono queste in sintesi le ultime buone pratiche messe in campo dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Loano in collaborazione con la Direzione Didattica di Loano e la Fondazione S. Stella Leone Grossi nel servizio mensa.
Già da molti anni, il Comune di Loano ha istituito la Commissione mensa che controlla la preparazione e l’erogazione dei pasti nei luoghi del loro confezionamento e della loro somministrazione e verifica il gradimento dei pasti da parte degli alunni.
La Commissione composta dai responsabili comunali, dai rappresentanti dei genitori eletti in seno al consiglio di Circolo e dalle insegnanti, viene nominata ad inizio anno scolastico.
Dallo scorso anno, inoltre è stata istituita la commissione mensa dei ragazzi della scuola media, composta da un rappresentante di ogni classe.
"Si pensato" spiega il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, Enrica Rocca “che il far partecipi i ragazzi, che sono gli effettivi utenti del servizio, sarebbe stato un modo interessante per coinvolgerli direttamente nelle scelte del menu e nella valutazione della qualità del cibo, considerato che molto spesso i gusti dei più giovani sono diversi da quelli degli adulti. Proprio nei giorni scorsi la commissione dei ragazzi ha incontrato quella degli adulti per fare una prima valutazione, a tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Nel corso della riunione, da parte dei ragazzi è emersa nel complesso una buona valutazione sulla qualità degli alimenti somministrati. In particolare sono molto apprezzati i primi, perché considerati vari ed abbondanti. Sui secondi unanime la richiesta di più frequenza delle portate più appetitose (pollo, crocchette di pollo), considerato che le prescrizioni in materia di somministrazione di alimenti scolastici vietano la cottura di fritti. Portate meno amate dai giovani sono risultate la frutta e la verdura (i ragazzi di contorno apprezzano in prevalenza le patate e vorrebbero veder ogni giorno sostituita la frutta dalla barretta di cioccolato, ad oggi somministrata una volta a settimana). Naturalmente questi incontri sono utili per spiegare ai ragazzi che il servizio mensa, riveste anche un ruolo educativo nei confronti di una sana alimentazione. Abbiamo anche spiegato le novità introdotte quest’anno – spiega Enrica Rocca - che ci pongono in linea con le nuove campagne di sensibilizzazione in difesa dell'ambiente e dell'acqua. Il nuovo appalto prevede cibi biologici, prodotti km zero e soprattutto l'introduzione del nuovo sistema di depurazione dell'acqua come richiesto dalla scuola, che da anni lavora a progetti di sensibilizzazione ambientale. Sulle tavole della mensa sono comparse le brocche d’acqua di rubinetto depurata. Abbiamo così eliminato l’utilizzo della plastica, oltre 30 mila bottiglie all’anno, con un risparmio nei costi diretti e un significativo risparmio di costi ambientali e di emissioni per produzione, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei contenitori. Ogni pasto costa al Comune 4,33 euro, gli utenti pagano 3,40 euro.”
A Loano, il servizio di ristorazione scolastica, affidato con gara d’appalto quest’estate, viene svolto dalla ditta Ditta Cir Food Cooperativa Italiana di Ristorazione. I rapporti tra il Comune e la ditta Cir sono regolamentati da un capitolato d’appalto predisposto al momento della gara con particolari condizioni che garantiscono l’igiene e la sicurezza non soltanto in fase di preparazione dei piatti ma anche nella scelta delle materie prime.
I fornitori devono infatti rispettare standard molto elevati e i prodotti vengono controllati in ogni fase della lavorazione attraverso un sistema di autocontrollo che prevede monitoraggi specifici per singole fasi produttive e programmi di verifiche microbiologiche e chimiche
I pasti erogati vengono preparati nel Centro di Cottura di Finale Ligure (cucina aziendale R. Piaggio). La consegna dei pasti presso i Centri di Ristorazione deve essere effettuata in un arco di tempo compreso tra i 20 e i 10 minuti prima dell’orario stabilito da ogni singola scuola per il pranzo. Ad ogni orario di inizio pranzo corrisponde una consegna specifica e differenziata.
Il menu viene predisposto dal Comune e sottoposto alla Commissione Mensa e all’autorità Sanitaria Locale. Vengono previste diete speciali per comprovate situazioni patologiche richieste mediante presentazione di certificato medico. La ditta Cir si impegna inoltre alla predisposizione di diete di transizione o diete in bianco qualora venga fatta richiesta entro le ore 10 del giorno stesso.
Per quanto riguarda la scuola dell'Infanzia la mensa viene invece gestita direttamente dalla cucina interna della Fondazione S. Stella - Leone Grossi, che da oltre dieci anni garantisce la somministrazione di piatti di qualità , anch'essi arricchiti con numerose portate biologiche.
Nella scuola dell'infanzia si cerca di programmare un menu semplice, seppur vario, per venire incontro alle esigenze nutrizionali dei piccoli ospiti.
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