Grande successo per l’anteprima nazionale di “Baccini canta Tenco”, il tour con cui Francesco Baccini porta Luigi Tenco a spasso per i teatri, svoltasi ieri sera (giovedì 20 gennaio) al Politeama di Genova!
Un pubblico numerosissimo ha ascoltato con viva partecipazione le due ore di spettacolo la cui regia e scenografia portano la firma di Pepi Morgia, noto regista e light designer.
“L’atmosfera che ho voluto creare per questo spettacolo – dice Morgia - è la stessa che avrebbe voluto Luigi Tenco se avesse avuto l’opportunità di fare un tour teatrale. Un messaggio basico, una scatola nera con dei tagli di luce bianca. Per ottenere questo risultato ho limitato al minimo l’uso della tecnologia scegliendo, altresì, di ricorrere ad un’illuminazione tradizionale, di tipo analogico.
Nell’allestimento ho voluto, inoltre, al mio fianco Marco Nereo Rotelli, un artista di fama internazionale, che ha già collaborato con me per il Premio Tenco: è stato un modo per creare un legame con la più grande manifestazione per la canzone d’autore che porta il nome di Luigi.
Per questo spettacolo Marco Nereo Rotelli ha creato tre sculture scenografiche, tre sedie d’artista che, sospese nel vuoto, creeranno un’unica installazione che andrà a comporre la frase del brano più celebre di Tenco, l’ultimo che ha avuto l’opportunità di cantare: Ciao Amore Ciao”.
Francesco Baccini che, come sempre si è presentato al pianoforte a coda, è stato accompagnato da una band composta da tastiere, chitarra classica, batteria, sax, basso/contrabbasso, violino/violoncello e ha presentato un Luigi Tenco inedito, ironico e sociale, oltre che intimista.
Lo spettacolo è stato una scoperta e, al contempo, un piacevole viaggio negli anni attraverso brani immortali, testi fin troppo attuali e sonorità rinnovate che vanno dal jazz alla bossa nova, passando dalle ballate fino ad arrivare al rock.
La figura di Tenco che Francesco Baccini restituisce al Terzo Millennio è quella di un cantautore e di un uomo dalle tinte forti, assai lontana dall’immagine in bianco e nero impressagli dopo la morte
Il “programma di viaggio” ha previsto una scaletta molto eterogenea. Oltre ai più famosi Vedrai vedrai e Mi sono innamorato di te, anche una divertente Se ci diranno, rivisitata in chiave ska e brani ironici come la Ballata della moda, Hobby e Giornali femminili.
E ancora Ho capito che ti amo, il grande successo internazionale di Tenco che spopolò soprattutto in Argentina dove il brano divenne la sigla di una fortunatissima telenovela alla quale Luigi, nell’ultima puntata, prese parte e l’applauditissima Ciao amore ciao!
E ovviamente, la richiesta di bis!
Info sul tour: www.baccini.it
Un pubblico numerosissimo ha ascoltato con viva partecipazione le due ore di spettacolo la cui regia e scenografia portano la firma di Pepi Morgia, noto regista e light designer.
“L’atmosfera che ho voluto creare per questo spettacolo – dice Morgia - è la stessa che avrebbe voluto Luigi Tenco se avesse avuto l’opportunità di fare un tour teatrale. Un messaggio basico, una scatola nera con dei tagli di luce bianca. Per ottenere questo risultato ho limitato al minimo l’uso della tecnologia scegliendo, altresì, di ricorrere ad un’illuminazione tradizionale, di tipo analogico.
Nell’allestimento ho voluto, inoltre, al mio fianco Marco Nereo Rotelli, un artista di fama internazionale, che ha già collaborato con me per il Premio Tenco: è stato un modo per creare un legame con la più grande manifestazione per la canzone d’autore che porta il nome di Luigi.
Per questo spettacolo Marco Nereo Rotelli ha creato tre sculture scenografiche, tre sedie d’artista che, sospese nel vuoto, creeranno un’unica installazione che andrà a comporre la frase del brano più celebre di Tenco, l’ultimo che ha avuto l’opportunità di cantare: Ciao Amore Ciao”.
Francesco Baccini che, come sempre si è presentato al pianoforte a coda, è stato accompagnato da una band composta da tastiere, chitarra classica, batteria, sax, basso/contrabbasso, violino/violoncello e ha presentato un Luigi Tenco inedito, ironico e sociale, oltre che intimista.
Lo spettacolo è stato una scoperta e, al contempo, un piacevole viaggio negli anni attraverso brani immortali, testi fin troppo attuali e sonorità rinnovate che vanno dal jazz alla bossa nova, passando dalle ballate fino ad arrivare al rock.
La figura di Tenco che Francesco Baccini restituisce al Terzo Millennio è quella di un cantautore e di un uomo dalle tinte forti, assai lontana dall’immagine in bianco e nero impressagli dopo la morte
Il “programma di viaggio” ha previsto una scaletta molto eterogenea. Oltre ai più famosi Vedrai vedrai e Mi sono innamorato di te, anche una divertente Se ci diranno, rivisitata in chiave ska e brani ironici come la Ballata della moda, Hobby e Giornali femminili.
E ancora Ho capito che ti amo, il grande successo internazionale di Tenco che spopolò soprattutto in Argentina dove il brano divenne la sigla di una fortunatissima telenovela alla quale Luigi, nell’ultima puntata, prese parte e l’applauditissima Ciao amore ciao!
E ovviamente, la richiesta di bis!
Info sul tour: www.baccini.it
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