giovedì, maggio 28, 2009

l'ANGA di Imperia (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori) è intervenuta nel dibattito politico

Nella movimentata campagna elettorale che si sta svolgendo in diversi comuni della nostra provincia l'ANGA di Imperia (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori) è intervenuta nel dibattito incontrando diversi candidati sindaco.La preoccupazione dell'Associazione è esclusivamente rivolta al ruolo dell'agricoltura previsto nei programmi elettorali dei singoli candidati. Ruolo che con forza noi tutti riteniamo debba essere di primo piano: perché ci crediamo ancora, perché è il nostro lavoro, perché il settore agricolo svolge un ruolo fondamentale nell'economia di tutta la Provincia, perché assorbe il 20 % della forza lavoro, perché il territorio è stato modellato dall'agricoltura. A volte scordiamo che l'agricoltura è il settore primario. A volte scordiamo che senza agricoltura in Provincia di Imperia saremmo tutti un po' più poveri. E' vero, tanti terreni che ci ostiniamo a coltivare sarebbero ottimi per costruire qualche bella villetta, o meglio ancora, come purtroppo accade (Calvino sempre attuale) qualche bel palazzo! Ma noi non molliamo. L'ANGA auspica che le nuove amministrazioni (qualunque esse siano) possano:*Studiare i problemi ambientali, economici e tecnici di interesse generale e particolare per i giovani che intendano occuparsi a qualsiasi titolo nel settore agricolo e floricolo in particolare.*Promuovere, organizzare e favorire ogni iniziativa concernente l'istruzione, l'aggiornamento e la formazione professionale ad ogni livello e grado, in Italia e all'Estero.*Promuovere attività di formazione, ricerca e studi sulle problematiche economiche e tecniche di interesse generale agricolo, ambientale e di gestione del territorio.*Promuovere gli scambi di informazione e di esperienze a livello nazionale ed internazionale nei campi della floricoltura, della gestione del territorio, dell'ambiente e del patrimonio socio-culturale.*Disporre di uno staff tecnico: la floricoltura è di interesse Regionale, ma nel Ponente si trovano il Mercato dei Fiori, l'Istituto Regionale, lo Sperimentale (oggi CRA) ed infine alta densità di aziendedi produzione, commercio e servizi.*Definire la gestione del Mercato dei Fiori. La struttura deve essere valorizzata, incrementando i servizi alle aziende produttrici e commerciali, sviluppando sistemi di vendita consoni e attuali e soprattutto gestiti in maniera chiara e trasparente, con regole condivise.*Promuovere l'organizzazione di concorsi, mostre e fiere campionarie di interesse agricolo e floricolo. In particolare il Festival dei fiori deve avere come protagonista il produttore, deve essere un concorso/esposizione che propone ai consumatori il prodotto che troveranno durante l'inverno sulla falsa riga delle presentazioni delle stagioni nella moda.Non esistono poi solo la Città ed i centri storici ma anche il polmone verde che circonda l'area abitata; ci riferiamo ai boschi che, se correttamente coltivati potrebbero limitare lo sviluppo di incendi, incrementare il turismo, essere fonte di reddito legato allo sfruttamento della massa legnosa come fonte energetica rinnovabile.La città di Sanremo e i comuni limitrofi sono conosciuti come Città dei Fiori. Bisogna quindi che effettivamente le Città si presentino come tale: parchi, giardini, aiuole devono essere gestiti e curati al massimo livello.Chi visita la Riviera dei Fiori, ritornando a casa deve poter ritrovare le stesse sensazioni nei fiori che sono prodotti qui; e chi compra i fiori deve trovare un prodotto che gli dia voglia di visitare le nostra Terra.
Il direttivo ANGA

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