venerdì, maggio 29, 2009

Casinò: dichiarazioni del presidente Donato Di Ponziano su nuovo sciopero

“Trovo assurdo il persistere della scelta di scioperare, scelta che non ci è possibile comprendere perché fortemente penalizzante per l’azienda e quindi per la città". Sono queste le parole del presidente di Casinò Spa Donato Di Ponziano di fronte alla notizia dello sciopero indetto dai 'ribelli' e dagli appartenenti alla Cgil."In un momento - spiega Di Ponziano - in cui dobbiamo invece lavorare per garantire alla prossima gestione comunale le risorse utili per rilanciare la città e la stessa casa da gioco ci troviamo invece a fronteggiare una serie di astensioni dal lavoro del ramo gioco lavorato proprio in un altro fine settimana determinante per il casinò in termini di presenze e di incassi. Si tratta infatti del ponte del 2 giugno. Questo accade nonostante ci siamo impegnati a comprendere le diverse posizioni e preoccupazioni.Gli scioperanti - prosegue - ci avevano chiesto alcune delucidazioni sulla gestione che sono state prontamente e puntualmente fornite in una riunione pubblica, nell’ottica della più completa trasparenza, a cui ho richiesto che partecipassero anche i giornalisti.Abbiamo confermato, come richiesto dalle altre organizzazioni sindacali, un incontro incentrato sulle tematiche inerenti il rinnovo del contratto di lavoro, incontro che deve essere considerato come una delle tappe di un processo che porterà alla firma dell’accordo stesso, ma che certo non può essere considerato né conclusivo nè esaustivo. Infatti, chiuderemo questo contratto dopo una serie di passaggi secondo un iter naturale che tecnicamente comporterà tempi di accordo non certo brevi. Stiamo vivendo una situazione paradossale, dove da una parte la Cgil ci impone di fermare le trattative attraverso lo sciopero, mentre dall’altra gli altri sindacati le sostengono, pena altre e più dirompenti astensioni dal lavoro.Chiedo, quindi, la sospensione degli scioperi, - conclude Di Ponziano - esprimendo nuovamente la piena disponibilità mia e di tutto il Cda a procedere nel confronto qualora necessario come è sempre stato fatto con tutti i sindacati per arrivare ad una soluzione della vertenza in atto“.

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