Stipulato un accordo tra la FIMMG Savonese (Federazione dei Medici di Medicina Generale) e FEDERMARMA Savonese (Federazione Sindacale Farmacisti ) sul tema “farmaco generico” al fine di tutelare e aiutare le persone più anziane e più fragili.
“Farmaco generico – spiega il Dott. Massazza Segretario FIMMG è un termine che suona male in italiano: dà, infatti, l'impressione che si tratti di un farmaco "buono per tutti gli usi" e pertanto non dotato di specificità per una o più indicazioni. Sembra dunque utile cambiare tale denominazione e passare a utilizzare il termine "farmaco equivalente". In effetti, il farmaco equivalente è un farmaco-copia, perché non deve essere sostanzialmente diverso dal farmaco dotato di nome commerciale per il quale sia scaduto il brevetto. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i farmaci generici sono farmaci "bioequivalenti”, ossia farmaci che, rispetto alla specialità di riferimento, hanno una biodisponibilità simile (la stessa velocità di assorbimento e percentuale assorbita). Le ditte che li producono devono dimostrare che il loro generico è equivalente per efficacia e sicurezza al farmaco già registrato. Poiché il principio attivo è lo stesso, le aziende non devono presentare tutti i documenti che certificano l’efficacia clinica, già presentati per la registrazione della specialità medicinale, ma solo la “bioequivalenza” del generico. Purtroppo capita spesso che molti generici non abbiamo le stesse indicazioni cliniche registrate creando problemi ai medici prescrittori.
Il Medico di Medicina Generale è disposto ad incrementare e sostenere la prescrizione del generico ma deve avere garanzie scientifiche di perfetta equivalenza e biodisponibilità al fine di eliminare equivoci presenti nel passato. Lo stesso medico, certo della bontà del generico, deve rassicurare il suo paziente della efficacia dell’equivalente, assolutamente non facendo leva solo sul mero risparmio, ma consapevole che il rapporto di fiducia che lo lega con il malato tranquillizzi entrambi sulla efficacia terapeutica.
In altre parole se si deve continuare la terapia con la stessa marca di generico, si dovrà sempre più porre attenzione ai pazienti in terapia cronica che utilizzano farmaci a basso indice terapeutico, e si dovrà instaurare un nuovo clima di collaborazione con i colleghi Farmacisti che si sono visti moltiplicare il numero degli equivalenti legato al libero mercato.
Proprio con questo intento è stato stipulato un accordo tra la FIMMG Savonese (Federazione dei Medici di Medicina Generale ) e FEDERMARMA Savonese( Federazione Sindacale Farmacisti ).
Abbiamo chiesto la collaborazione ai farmacisti – prosegue il Dott. Massazza Segretario FIMMG - soprattutto verso le persone in terapia cronica. Ci siamo accorti del disorientamento dei cittadini quando un generico viene sostituito da un altro, certamente equivalente, ma con confezionamento e contenuto diverso. L’accordo prevede che il paziente che si reca dal medico o in farmacia abbia diritto ad avere sempre la stessa marca di generici e che non gli debba essere sostituita. Si tratta di un primo passo verso una più ampia collaborazione tra figure sanitarie e cittadini”
“La risposta delle farmacie – dice Dott. Gallo Presidente Federfarma - sarà pronta, perché quanto richiesto dalla FIMMG, va nella direzione di aiutare i pazienti, soprattutto quelli anziani e i cronici, nel corretto utilizzo delle terapie prescritte. Se è inconfutabile che un farmaco generico è , per legge, equiparabile ad ogni altro suo simile, evitare di creare confusione nel paziente e quindi potenziali errori dalle conseguenze anche gravi, è una priorità sociale. Va detto che già oggi, il paziente cerca e chiede il farmaco generico che è abituato ad assumere, associandolo pertanto alla sua confezione esterna, ciò nonostante il senso dell’accordo con la
FIMMG è orientato ad estendere ulteriormente l’attenzione delle farmacie verso questo aspetto delicato. Una volta quindi iniziata la terapia con un Farmaco Generico, l’attenzione delle Farmacie sarà quello di dispensare al paziente sempre tale Farmaco, evitando sostituzioni certamente legittime ma potenzialmente strumento dei precitati errori.”
Le associazioni dei consumatori – dichiara Gian Luigi Taboga ASSOUTENTI–CLCU (Coordinamento Ligure Consumatori Utenti Savona) - accolgono con soddisfazione l'accordo tra FIMMG e Federfarma perché orientato verso un miglioramento della qualità della vita, specialmente per le categorie più deboli ed esposte. La nuova legge regionale ribadisce ancora una volta la priorità della salvaguardia della salute e le associazioni dei consumatori non possono che collaborare per il conseguimento di questo obiettivo. La collaborazione con le associazioni di categorie, così determinanti per il conseguimento di tali ed ulteriori traguardi, è destinata a migliorare secondo criteri che saranno pubblicamente espressi secondo protocolli d'intesa sui quali si sta attivamente lavorando.”
“Farmaco generico – spiega il Dott. Massazza Segretario FIMMG è un termine che suona male in italiano: dà, infatti, l'impressione che si tratti di un farmaco "buono per tutti gli usi" e pertanto non dotato di specificità per una o più indicazioni. Sembra dunque utile cambiare tale denominazione e passare a utilizzare il termine "farmaco equivalente". In effetti, il farmaco equivalente è un farmaco-copia, perché non deve essere sostanzialmente diverso dal farmaco dotato di nome commerciale per il quale sia scaduto il brevetto. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i farmaci generici sono farmaci "bioequivalenti”, ossia farmaci che, rispetto alla specialità di riferimento, hanno una biodisponibilità simile (la stessa velocità di assorbimento e percentuale assorbita). Le ditte che li producono devono dimostrare che il loro generico è equivalente per efficacia e sicurezza al farmaco già registrato. Poiché il principio attivo è lo stesso, le aziende non devono presentare tutti i documenti che certificano l’efficacia clinica, già presentati per la registrazione della specialità medicinale, ma solo la “bioequivalenza” del generico. Purtroppo capita spesso che molti generici non abbiamo le stesse indicazioni cliniche registrate creando problemi ai medici prescrittori.
Il Medico di Medicina Generale è disposto ad incrementare e sostenere la prescrizione del generico ma deve avere garanzie scientifiche di perfetta equivalenza e biodisponibilità al fine di eliminare equivoci presenti nel passato. Lo stesso medico, certo della bontà del generico, deve rassicurare il suo paziente della efficacia dell’equivalente, assolutamente non facendo leva solo sul mero risparmio, ma consapevole che il rapporto di fiducia che lo lega con il malato tranquillizzi entrambi sulla efficacia terapeutica.
In altre parole se si deve continuare la terapia con la stessa marca di generico, si dovrà sempre più porre attenzione ai pazienti in terapia cronica che utilizzano farmaci a basso indice terapeutico, e si dovrà instaurare un nuovo clima di collaborazione con i colleghi Farmacisti che si sono visti moltiplicare il numero degli equivalenti legato al libero mercato.
Proprio con questo intento è stato stipulato un accordo tra la FIMMG Savonese (Federazione dei Medici di Medicina Generale ) e FEDERMARMA Savonese( Federazione Sindacale Farmacisti ).
Abbiamo chiesto la collaborazione ai farmacisti – prosegue il Dott. Massazza Segretario FIMMG - soprattutto verso le persone in terapia cronica. Ci siamo accorti del disorientamento dei cittadini quando un generico viene sostituito da un altro, certamente equivalente, ma con confezionamento e contenuto diverso. L’accordo prevede che il paziente che si reca dal medico o in farmacia abbia diritto ad avere sempre la stessa marca di generici e che non gli debba essere sostituita. Si tratta di un primo passo verso una più ampia collaborazione tra figure sanitarie e cittadini”
“La risposta delle farmacie – dice Dott. Gallo Presidente Federfarma - sarà pronta, perché quanto richiesto dalla FIMMG, va nella direzione di aiutare i pazienti, soprattutto quelli anziani e i cronici, nel corretto utilizzo delle terapie prescritte. Se è inconfutabile che un farmaco generico è , per legge, equiparabile ad ogni altro suo simile, evitare di creare confusione nel paziente e quindi potenziali errori dalle conseguenze anche gravi, è una priorità sociale. Va detto che già oggi, il paziente cerca e chiede il farmaco generico che è abituato ad assumere, associandolo pertanto alla sua confezione esterna, ciò nonostante il senso dell’accordo con la
FIMMG è orientato ad estendere ulteriormente l’attenzione delle farmacie verso questo aspetto delicato. Una volta quindi iniziata la terapia con un Farmaco Generico, l’attenzione delle Farmacie sarà quello di dispensare al paziente sempre tale Farmaco, evitando sostituzioni certamente legittime ma potenzialmente strumento dei precitati errori.”
Le associazioni dei consumatori – dichiara Gian Luigi Taboga ASSOUTENTI–CLCU (Coordinamento Ligure Consumatori Utenti Savona) - accolgono con soddisfazione l'accordo tra FIMMG e Federfarma perché orientato verso un miglioramento della qualità della vita, specialmente per le categorie più deboli ed esposte. La nuova legge regionale ribadisce ancora una volta la priorità della salvaguardia della salute e le associazioni dei consumatori non possono che collaborare per il conseguimento di questo obiettivo. La collaborazione con le associazioni di categorie, così determinanti per il conseguimento di tali ed ulteriori traguardi, è destinata a migliorare secondo criteri che saranno pubblicamente espressi secondo protocolli d'intesa sui quali si sta attivamente lavorando.”
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