Il Teatro Instabile di Imperia in scena con Beckett al Casino di Sanremo Venerdì 30 marzo la pièce “Finale di partita”.
Prosegue con un nuovo appuntamento il calendario de “Il rosso e il nero”, stagione teatrale 2011/12 del Casino di Sanremo, coordinata dalla Cooperativa CMC con il sostegno di Comune di Sanremo, Casino, Nodiconad.
Venerdì 30 marzo (ore 21) il Teatro Instabile di Imperia porta in scena “Finale di partita”, spettacolo che si inserisce nella meta-rassegna MADE IN PONENTE, dedicata alle compagnie locali della provincia di Imperia.
L’Instabile, già distintosi per un profondo lavoro di ricerca su differenti tipi di drammaturgia dalla tragedia greca alla commedia di Molière, dal Boccaccio al teatro contemporaneo, si cimenta stavolta in un’interessante lettura del capolavoro beckettiano. Filo conduttore del testo è l’incalzante botta e risposta tra Hamm e Clov, che sono legati, organicamente, da una specie di tenerezza che si esprime con molto odio, sarcasmo e soprattutto come gioco. Infatti, essi giocano sulla scena come una partita a scacchi e marcano dei punti, uno dopo l’altro, ma colui che può muoversi ha forse maggiore possibilità di cavarsela.
Una pièce a tratti comica, che si rivela attraverso l’esplosione di un linguaggio molto quotidiano, dove ogni cosa è contemporaneamente comica e tragica. “Non c’è niente di più comico dell’infelicità” dice Nell; in una società che ha smarrito la fede in Dio e che comunque continua a cercarlo l’assurdità dell’esistenza rivela una profonda verità: l’aspetto tragico e quello comico si fondono insieme.
Prosegue con un nuovo appuntamento il calendario de “Il rosso e il nero”, stagione teatrale 2011/12 del Casino di Sanremo, coordinata dalla Cooperativa CMC con il sostegno di Comune di Sanremo, Casino, Nodiconad.
Venerdì 30 marzo (ore 21) il Teatro Instabile di Imperia porta in scena “Finale di partita”, spettacolo che si inserisce nella meta-rassegna MADE IN PONENTE, dedicata alle compagnie locali della provincia di Imperia.
L’Instabile, già distintosi per un profondo lavoro di ricerca su differenti tipi di drammaturgia dalla tragedia greca alla commedia di Molière, dal Boccaccio al teatro contemporaneo, si cimenta stavolta in un’interessante lettura del capolavoro beckettiano. Filo conduttore del testo è l’incalzante botta e risposta tra Hamm e Clov, che sono legati, organicamente, da una specie di tenerezza che si esprime con molto odio, sarcasmo e soprattutto come gioco. Infatti, essi giocano sulla scena come una partita a scacchi e marcano dei punti, uno dopo l’altro, ma colui che può muoversi ha forse maggiore possibilità di cavarsela.
Una pièce a tratti comica, che si rivela attraverso l’esplosione di un linguaggio molto quotidiano, dove ogni cosa è contemporaneamente comica e tragica. “Non c’è niente di più comico dell’infelicità” dice Nell; in una società che ha smarrito la fede in Dio e che comunque continua a cercarlo l’assurdità dell’esistenza rivela una profonda verità: l’aspetto tragico e quello comico si fondono insieme.
Nessun commento:
Posta un commento