Il 21 febbraio tornano i Martedì letterari, dopo la pausa festivaliera, con un volume tra storia e costume che ricercando le radici di un ceppo familiare ne individua la presenza costruttiva sui territori in cui ha operato.
“Dalla Gens Cemelia ai Semeria”, è una minuziosa ricerca scritta e realizzata a due mani da Alessandro Giacobbe e dal compianto Antonio Semeria, un volume che si distacca dal semplice lavoro storico, anche se condotto in maniera appassionante e approfondita, per diventare il ricordo di un illustre figlio del Ponente ligure apprezzato a livello nazionale e nella vicina Costa Azzurra, che ricoprì anche la carica di amministratore della casa da gioco e che negli ultimi anni si dedicò con passione alla letteratura.
“Dalla Gens Cemelia ai Semeria” non è la semplice “storia dei Semeria”. Si parte dalla storia di famiglia certo ma ci si rende conto che questo gruppo ha una parte rilevante nella crescita della sub regione delle Alpi liguri e marittime.
Si legge nella prefazione:
Un regalo a questa meravigliosa Terra delle Alpi Marittime, Provenza, Nizza, Mentone, Sanremo, Imperia, Genova ed altre città e piccoli comuni, ma anche Continenti lontani. Un viaggio fra geografia e storia davvero emozionante, vissuta e raccontata con amore e passione, tutto insieme, trovatori o cantastorie in questo lembo di Mediterraneo dove il sole scalda il cuore e anche l’anima.
Scrive il senatore Gabriele Boscetto:” L’amico caro, il Dottor Antonio, ha voluto ancora una volta stupire i suoi estimatori. Tutti coloro, cioè, che gli riconoscono acutissima intelligenza e particolare gusto per le geniali invenzioni. E amore grande per i suoi territori soprattutto Sanremo e dintorni. Anche se questi dintorni si allargano nella sua esperienza culturale, diventando ampi e differenziati. La storia borghese della sua famiglia ha generato una serie di pensieri e, poi, di ricerche che lo hanno portato alla storia di tanti Semeria nel mondo, dalla gens Cemelia ad oggi. Ognuno di noi potrebbe scrivere qualcosa sulla propria parentela ma sarebbero storie piccole di situazioni private.
L’idea di partire da un simile nucleo per arrivare alle radici di un’ampia storia di famiglia, mondializzandola, è solo sua….”
“Dalla Gens Cemelia ai Semeria”, è una minuziosa ricerca scritta e realizzata a due mani da Alessandro Giacobbe e dal compianto Antonio Semeria, un volume che si distacca dal semplice lavoro storico, anche se condotto in maniera appassionante e approfondita, per diventare il ricordo di un illustre figlio del Ponente ligure apprezzato a livello nazionale e nella vicina Costa Azzurra, che ricoprì anche la carica di amministratore della casa da gioco e che negli ultimi anni si dedicò con passione alla letteratura.
“Dalla Gens Cemelia ai Semeria” non è la semplice “storia dei Semeria”. Si parte dalla storia di famiglia certo ma ci si rende conto che questo gruppo ha una parte rilevante nella crescita della sub regione delle Alpi liguri e marittime.
Si legge nella prefazione:
Un regalo a questa meravigliosa Terra delle Alpi Marittime, Provenza, Nizza, Mentone, Sanremo, Imperia, Genova ed altre città e piccoli comuni, ma anche Continenti lontani. Un viaggio fra geografia e storia davvero emozionante, vissuta e raccontata con amore e passione, tutto insieme, trovatori o cantastorie in questo lembo di Mediterraneo dove il sole scalda il cuore e anche l’anima.
Scrive il senatore Gabriele Boscetto:” L’amico caro, il Dottor Antonio, ha voluto ancora una volta stupire i suoi estimatori. Tutti coloro, cioè, che gli riconoscono acutissima intelligenza e particolare gusto per le geniali invenzioni. E amore grande per i suoi territori soprattutto Sanremo e dintorni. Anche se questi dintorni si allargano nella sua esperienza culturale, diventando ampi e differenziati. La storia borghese della sua famiglia ha generato una serie di pensieri e, poi, di ricerche che lo hanno portato alla storia di tanti Semeria nel mondo, dalla gens Cemelia ad oggi. Ognuno di noi potrebbe scrivere qualcosa sulla propria parentela ma sarebbero storie piccole di situazioni private.
L’idea di partire da un simile nucleo per arrivare alle radici di un’ampia storia di famiglia, mondializzandola, è solo sua….”
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