Domani Martedì 31 maggio 2011 a Palazzo del Parco - Bordighera alle ore 21.15 DACIA MARAINI presenta “LA SEDUZIONE DELL’ALTROVE”. Introduce l’autrice Claudia Claudiano
Il nome di Dacia Maraini è certamente conosciuto al pubblico non solo letterario per il ruolo che ha svolto quale scrittrice, intellettuale e sostenitrice dei diritti delle donne.
E’ con grande onore dunque che Fughe di Karta, rassegna letteraria promossa dal Comune di Bordighera propone domani, 31 maggio, al Palazzo del Parco (inizio ore 21.15) l’incontro con l’autrice che ha saputo regalarci grandi viaggi emozionali attraverso la sua scrittura: vere fughe, appunto… Il libro che verrà presentato nella circostanza è, in perfetto carattere con il titolo della rassegna, “La seduzione dell’altrove” (Rizzoli), opera dedicata alla molteplici esperienze di viaggio. Tra reportage e racconto, lo sguardo della Maraini racconta per istantanee di forte potenza evocativa, i paesi che ha visitato.
L’autrice sarà intervistata da Claudia Claudiano che cura gli incontri di Fughe di Karta insieme ad Angelo Giacobbe.
Nelle parole di una grande scrittrice il libro esprime la forza nascosta dei luoghi dei suoi viaggi, alla scoperta dei loro tratti imprevedibili e della loro magia segreta.
Alla frontiera tra reportage e racconto in pratica:.
“Caro Giappone, con i tuoi odori di peschi in fiore, di dolci di soia, di pesce fritto e di sake caldo che mi si sono stampati nella memoria olfattiva, mi sei stato madre e padre, e hai lasciato tracce incancellabili sul mio destino. Ho ancora negli occhi le bombe che si disegnavano sul cielo terso, in una mattina nitida, nel campo di concentramento per antifascisti... Ho ancora nelle mani il ricordo delle foglie di gelso che allineavo sui vassoi di legno, per nutrire i bachi da seta, quando riuscivo a sgattaiolare fra i fili spinati del campo, per andare a lavorare dai contadini, ricevendo in cambio una patata, un uovo, un bicchiere di latte.” Dacia Maraini e da sempre una viaggiatrice instancabile e appassionata. Da quando, bambina, viveva in Giappone, non ha mai smesso di considerare i viaggi come parte essenziale della sua formazione personale e artistica. Oggi raccoglie in questi reportage descrizioni suggestive e analisi brillanti delle società e delle culture con le quali si e confrontata negli ultimi vent’anni. Attraversiamo insieme a lei le ordinate città svizzere e la confusione di Tokyo, la povertà di Addis Abeba e di Nairobi e la ricchezza dei campus americani. Ma non solo, perche Dacia Maraini ci conduce in un viaggio critico anche attraverso la società italiana, le sue contraddizioni e suoi lati oscuri, i suoi egoismi e le sue paure.
Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie, narrazioni autobiografiche e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in venti paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. I suoi ultimi libri sono Il treno dell’ultima notte (2008) e La ragazza di via Maqueda (2009). Scrive sul “Corriere della Sera”.
Il nome di Dacia Maraini è certamente conosciuto al pubblico non solo letterario per il ruolo che ha svolto quale scrittrice, intellettuale e sostenitrice dei diritti delle donne.
E’ con grande onore dunque che Fughe di Karta, rassegna letteraria promossa dal Comune di Bordighera propone domani, 31 maggio, al Palazzo del Parco (inizio ore 21.15) l’incontro con l’autrice che ha saputo regalarci grandi viaggi emozionali attraverso la sua scrittura: vere fughe, appunto… Il libro che verrà presentato nella circostanza è, in perfetto carattere con il titolo della rassegna, “La seduzione dell’altrove” (Rizzoli), opera dedicata alla molteplici esperienze di viaggio. Tra reportage e racconto, lo sguardo della Maraini racconta per istantanee di forte potenza evocativa, i paesi che ha visitato.
L’autrice sarà intervistata da Claudia Claudiano che cura gli incontri di Fughe di Karta insieme ad Angelo Giacobbe.
Nelle parole di una grande scrittrice il libro esprime la forza nascosta dei luoghi dei suoi viaggi, alla scoperta dei loro tratti imprevedibili e della loro magia segreta.
Alla frontiera tra reportage e racconto in pratica:.
“Caro Giappone, con i tuoi odori di peschi in fiore, di dolci di soia, di pesce fritto e di sake caldo che mi si sono stampati nella memoria olfattiva, mi sei stato madre e padre, e hai lasciato tracce incancellabili sul mio destino. Ho ancora negli occhi le bombe che si disegnavano sul cielo terso, in una mattina nitida, nel campo di concentramento per antifascisti... Ho ancora nelle mani il ricordo delle foglie di gelso che allineavo sui vassoi di legno, per nutrire i bachi da seta, quando riuscivo a sgattaiolare fra i fili spinati del campo, per andare a lavorare dai contadini, ricevendo in cambio una patata, un uovo, un bicchiere di latte.” Dacia Maraini e da sempre una viaggiatrice instancabile e appassionata. Da quando, bambina, viveva in Giappone, non ha mai smesso di considerare i viaggi come parte essenziale della sua formazione personale e artistica. Oggi raccoglie in questi reportage descrizioni suggestive e analisi brillanti delle società e delle culture con le quali si e confrontata negli ultimi vent’anni. Attraversiamo insieme a lei le ordinate città svizzere e la confusione di Tokyo, la povertà di Addis Abeba e di Nairobi e la ricchezza dei campus americani. Ma non solo, perche Dacia Maraini ci conduce in un viaggio critico anche attraverso la società italiana, le sue contraddizioni e suoi lati oscuri, i suoi egoismi e le sue paure.
Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie, narrazioni autobiografiche e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in venti paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. I suoi ultimi libri sono Il treno dell’ultima notte (2008) e La ragazza di via Maqueda (2009). Scrive sul “Corriere della Sera”.
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