lunedì, dicembre 20, 2010

Progetto di Laboratorio cinematografico “Ciak si impara”

Il progetto “Ciak si impara!” ha visto la collaborazione e l'integrazione di due importanti realtà cittadine: il Centro Baraonda e l'Associazione Sanremo Cinema.
Il centro “Baraonda” è uno spazio educativo e di socialità per ragazzi e adolescenti, secondo un progetto finanziato dal Comune di Sanremo – Assessorato alle Politiche Giovanili, e gestito dalla Cooperativa Sociale Centro di Solidarietà “L'Ancora”. Il centro, esistente da nove anni, si fonda sul protagonismo giovanile e sulla valorizzazione delle risorse e delle iniziative dei ragazzi.
L'Associazione Sanremo Cinema, con i contributi dei fratelli (foto) Di Gerlando e di Giancarlo Pidutti, registi e produttori cinematografici, ha continuato negli ultimi anni a produrre e realizzare film di qualità, vincendo diversi premi e riconoscimenti, anche in ambito internazionale.
Nell'ambito della prevenzione del disagio giovanile, si è pensato di coinvolgere i giovani in un percorso che potesse sviluppare creatività, divertimento, lavoro di squadra, utilizzando il linguaggio del cinema. Sanremo Cinema ha messo a disposizione le sue competenze e la sua attrezzatura specialistica per i ragazzi del Centro, al fine di realizzare un vero e proprio laboratorio di cinema, di avviamento alla produzione di audiovisivi. L'obiettivo finale, brillantemente raggiunto, è stata la realizzazione di un cortometraggio. Durante il corso dell'anno, i ragazzi, suddivisi in gruppi, hanno seguito stage formativi e laboratori didattici:
 in estate 2009 è stato effettuato il casting per la selezione degli attori;
da ottobre a dicembre 2010 è stato attivato il laboratorio di scrittura del soggetto e stesura della sceneggiatura;
 in gennaio e febbraio 2010 si è lavorato alla recitazione;
 in primavera 2010 sono state girate le scene con gli attori, attivando nel contempo il laboratorio di regia;
 in estate è stata realizzata la colonna sonora con musiche originali;
 tra il settembre e il novembre 2010 è stato ultimato il montaggio.
I ragazzi quindi, circa una ventina, hanno realizzato il loro prodotto cinematografico partendo dalla discussione sulla scelta della trama e arrivando fino alla realizzazione completa dal punto di vista tecnico. Tutto il film è stato realizzato entro il centro Baraonda e le sue immediate vicinanze. Il titolo del corto è GAME OVER: suggestiva la trama, che, attraverso un'atmosfera thrilling, mescola sapientemente in un cortometraggio di 15 min tematiche giovanili attuali come il bullismo e la dipendenza da videogiochi, in chiave ironica e al contempo drammatica.
Afferma lo psicologo e coordinatore di Baraonda, Fulvio Rombo: «E' interessante che i ragazzi abbiano scelto di rappresentare due forme di disagio, sentite evidentemente come molto presenti in ambito giovanile. E' significativo che si sia riflettuto sulla dipendenza da videogiochi in un centro di aggregazione, uno spazio in cui l'incontro autentico e non virtuale, fatto di emozioni, relazioni interpersonali sperimentate dal “vivo” costituisce ancora il modo migliore per un tempo libero sano ed educativo».
«Ad un anno dalla presentazione di questo progetto – è il commento dell’Assessore Gianni Berrino – oggi possiamo vederlo concretizzato. Abbiamo sostenuto gli organizzatori nell’ambito delle politiche dell’Assessorato rivolte a far emergere, a prevenire e a contrastare il fenomeno delle nuove dipendenze, per mezzo anche dello sportello di ascolto adolescenti e genitori. La realizzazione del “corto” che ha permesso ai ragazzi di tradurre in immagini e testi d’attualità esperienze legate al disagio giovanile, è un esperimento dall’importante valore socio-educativo che auspichiamo possa essere divulgato nelle scuole».
Il progetto, durato circa un anno, è stato un vero e proprio laboratorio di cinema , un percorso didattico per ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni, all'interno del quale ragazzi e ragazze hanno realizzato il lavoro finale cimentandosi nelle scrittura del soggetto, nella sceneggiatura, nella recitazione, nel montaggio, nella regi, nella colonna sonora. Il prodotto finale è un cortometraggio “thriller” sulla dipendenza da videogiochi.

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