Un’analisi dei flussi turistici 2010 confrontati con i dati 2009 evidenziano come dato generale un piccolo aumento degli arrivi (+0.55%) a San Bartolomeo al Mare, che s’accompagna però a un calo nelle presenze (-4.3%). Infatti se gli arrivi dal 1 gennaio 2010 al 31 ottobre 2010 sono cresciuti di 290 unità circa, le presenze hanno subito una flessione negativa di 15.620 unità. Le perdite nei primi 3 mesi dell'anno sono dati principalmente a riaperture degli alberghi avvenute più tardi rispetto al 2009.
Il dato generale delle presenze negative si registra su tutti i mesi in analisi, con eccezione di settembre e ottobre. A settembre 2010 gli arrivi hanno registrato un +8.62% e le presenze un +8.99%, dati ancor più confortanti a ottobre con un +20.24% di arrivi e un +13.73% di presenze, in un periodo “fuori stagione”.
Alcuni mesi come marzo giugno e luglio sono positivi per quanto concerne gli arrivi (rispettivamente +7.61%, +2.28% e +14.31%), ma negativi per le presenze (rispettivamente -0.7%, -9.08% e -4.62%). La contrazione delle presenze è sempre più rilevante rispetto alla crescita degli arrivi.
“E’ evidente - commenta l’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo Ornella Arimondo – che, anche a causa della crisi economica, il turismo si è trasformato a vantaggio dei brevi week-end e a scapito delle vacanze tradizionali. La meteo, peraltro, non è stata favorevole, almeno sino a giugno. Gli arrivi e presenze di settembre e ottobre 2010 potrebbero però rappresentare una speranza per un miglioramento”.
Gli stranieri seguono l’andamento generale. A San Bartolomeo nel 2010 ne sono arrivati un po’ meno rispetto al 2009 (-6.69% contro il +3.03% degli italiani), e anche la loro presenza è stata più contenuta (-9.33% contro il -3.14% degli italiani). Gli stranieri hanno premiato la cittadina del gabbiano nel mese di settembre, in cui si registra il picco più alto per gli arrivi +23,13%.
“Cambia il modo di fare turismo – precisa il Consulente per la promozione turistica del Comune di San Bartolomeo al Mare, Cesare Bollani -, è un turismo che si trasforma sempre più in una vacanza ripetuta ma di pochi giorni, realtà che fa registrare un segno meno nella colonna delle presenze. In termini di arrivi, però, la strada che è stata intrapresa con le politiche turistiche incomincia a dare i propri frutti”.
Il dato generale delle presenze negative si registra su tutti i mesi in analisi, con eccezione di settembre e ottobre. A settembre 2010 gli arrivi hanno registrato un +8.62% e le presenze un +8.99%, dati ancor più confortanti a ottobre con un +20.24% di arrivi e un +13.73% di presenze, in un periodo “fuori stagione”.
Alcuni mesi come marzo giugno e luglio sono positivi per quanto concerne gli arrivi (rispettivamente +7.61%, +2.28% e +14.31%), ma negativi per le presenze (rispettivamente -0.7%, -9.08% e -4.62%). La contrazione delle presenze è sempre più rilevante rispetto alla crescita degli arrivi.
“E’ evidente - commenta l’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo Ornella Arimondo – che, anche a causa della crisi economica, il turismo si è trasformato a vantaggio dei brevi week-end e a scapito delle vacanze tradizionali. La meteo, peraltro, non è stata favorevole, almeno sino a giugno. Gli arrivi e presenze di settembre e ottobre 2010 potrebbero però rappresentare una speranza per un miglioramento”.
Gli stranieri seguono l’andamento generale. A San Bartolomeo nel 2010 ne sono arrivati un po’ meno rispetto al 2009 (-6.69% contro il +3.03% degli italiani), e anche la loro presenza è stata più contenuta (-9.33% contro il -3.14% degli italiani). Gli stranieri hanno premiato la cittadina del gabbiano nel mese di settembre, in cui si registra il picco più alto per gli arrivi +23,13%.
“Cambia il modo di fare turismo – precisa il Consulente per la promozione turistica del Comune di San Bartolomeo al Mare, Cesare Bollani -, è un turismo che si trasforma sempre più in una vacanza ripetuta ma di pochi giorni, realtà che fa registrare un segno meno nella colonna delle presenze. In termini di arrivi, però, la strada che è stata intrapresa con le politiche turistiche incomincia a dare i propri frutti”.
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