mercoledì, settembre 08, 2010

Vele d'Epoca 2010 curiosità ed eventi

A Imperia sono ormeggiati quasi tutti i vincitori delle passate edizioni del Panerai Classic Yachts Challenge: i Classici Outlaw del 1963, Emeraude del 1975, Chaplin del 1974 della Marina Militare, gli Epoca Bona Fide del 1899 e Rowdy del 1916. Difficile è nominare tutti gli yacht importanti che sono presenti in banchina, tra questi il Tuiga, il 22 metri del Principe Alberto di Monaco varato presso i cantieri scozzesi Fife nel 1909; la gemella Mariska del 1908; le ottocentesche Marigold del 1892, Lulu e Javelin, entrambe del 1897; l’Emilia del 1930, il secondo 12 Metri Stazza Internazionale costruito in Italia. Alcune imbarcazioni festeggeranno ad Imperia importanti anniversari: Kerkyra IV (40 anni), Sonda (60 anni), Lucia e Solway Maid (70 anni), Vileehi, The Blue Peter e Emilia (80 anni), Orion (100).
Durante il giorno, nell’area adibita a “villaggio”, si incontrano personaggi dello sport, dello spettacolo, della cultura, armatori e skipper illustri (e capitani donna come ad la ligure Susy Beyer su Tirrenia II che alterna le vele d’epoca agli allenamenti per la minitransat, la traversata oceanica in solitaria dalla Francia in Brasile).
Dopo ogni regata, presso il lounge Panerai armatori, skipper e equipaggi potranno ritrovarsi per scambiarsi impressioni sulla competizione in mare e pianificare le strategie per il giorno successivo. Durante la serata, dopo lo spettacolo delle Navate Bete, dj set per chi ancora ha voglia di muoversi ed “essere active”.
Numerosi gli eventi collaterali organizzati in banchina in occasione de Le Vele d’Epoca di Imperia: si possono già vedere in darsena le barche che saranno messe all’asta sabato e gli oggetti marinari sono già visibili nel Museo Navale al primo piano. C’e grande attesa per questa Asta curata dalla Casa d’Aste Cambi di Genova. Concorsi fotografici, visite agli stand di pittori e artisti del mare, sfide sportive. Sabato sera non mancheranno i tradizionali fuochi d’artificio, accompagnati da un sottofondo musicale che illumineranno l’intero bacino portuale.
Alle 17 nell’area convegni della Banchina si terrà la premiazione dei migliori allievi dell’Istituto Nautico Andrea Doria di Imperia per quel che riguarda l’anno scolastico 2009/2010.
Alle ore 18.30, dopo l’arrivo della regata, nel nuovo Auditorium all’interno del Museo Navale Calata Anselmi è in programma una presentazione che si prevede davvero speciale perchè vede protagonista un uomo speciale, “L’uomo che mangia le piante” di Libereso Guglielmi, personaggio mitico e non solo perché ex-giardiniere di Italo Calvino, per un appuntamento a cura di Confesercenti – CIA – CCIAA di Imperia. La Confesercenti, con il contributo della Camera di Commercio di Imperia e la collaborazione dell’Associazione Italiana Agricoltori, ha già iniziato un percorso finalizzato alla promozione del territorio e questo incontro ne fa parte a pieno titolo.
Il primo passo è stato quello di realizzare un DVD, “L’uomo che mangia le piante” di altissima qualità che permette di assaporare luoghi di fascino della zona attraverso i racconti di un autentico testimonial e ambasciatore delle bellezze della “Riviera dei Fiori”, proprio Libereso Guglielmi, nato a Bordighera nel 1925, allievo e collaboratore del professor Mario Calvino, illustre botanico e padre dello scrittore Italo.
Il punto di vista di questa persona straordinaria ha fatto nascere l’esigenza di raccontare questo angolo della Liguria. Chi meglio di lui poteva svelare le caratteristiche di un territorio pieno di contraddizioni? “La Liguria è una terra dove dalla cima di una montagna vedi il mare. Dove la gente mantiene una radicata diffidenza nei confronti di chi “è di fuori”, anche se con quelli di fuori ci vive. Passaggi insoliti, scorci di infinito e aspre salite, tra una vegetazione che ti chiude perché è spesso incontrollata, selvaggia e libera” – ecco alcune parole di Libereso Guglielmi nel documentario “L’uomo che mangia le piante”, presentato e proiettato per le prima volta nell’ambito delle Vele d’Epoca di Imperia.
“Ogni tanto mi chino e raccolgo quello che per il mondo è un filo d`erba verde, mentre per me, che lo chiamo per nome, è una pianta antica con cui un tempo facevano il pane”. Questo documentario racconta, con l`orgoglio di chi ci abita, la storia di un territorio, attraverso immagini e parole inedite, a cui porre in antitesi altre immagini, questa volta silenziose, di un fotografo di Milano, Roberto Prina Antonucci. Anche lui vive la Liguria attraverso la sua esperienza di viaggiatore.
Si tratta di un lavoro ricco di spunti e suggestioni sonore e visive che accompagnano in un viaggio unico attraverso il mare e la montagna della Liguria. Scorci indimenticabili da gustare in silenzio, ascoltando il rumore del mare, assaporando gli odori delle erbe, guardando immagini stupende. Questo splendido documentario è stato realizzato con cura e gusto da Linda Greco, regista, Paola Faravelli, curatrice dei testi, Roberto Prina, fotografo e voce narrante, Diego Genta, musicista e autore della colonna sonora. Tutti originari o “innamorati” della Liguria, tutti orgogliosi che il loro lavoro venga presentato e apprezzato nella cornice delle Vele d’epoca di Imperia, grande momento di festa per chi vive e ama la Liguria.

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