Addio allo scrittore e poeta Edoardo Sanguineti. Il poeta e' morto questa mattina a Genova al termine di un'intervento chirurgico cui era stato sottoposto nell'ospedale Villa Scassi dove era stato ricoverato d'urgenza per un aneurisma. Sulla morte del poeta la procura di Genova ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti, disponendo anche il sequestro delle cartelle cliniche.
Nato a Genova nel dicembre del 1930, Sanguineti, 79 anni, è stato un intellettuale a tutto tondo. Il suo costante impegno nell'ambito culturale ha avuto origine con le avanguardie degli anni Sessanta: insieme ad Angelo Guglielmi è stata la figura più celebre del Gruppo 63. Poeta, narratore, professore di letteratura all'Università di Torino, Salerno e Genova, autore di teatro, critico, saggista, studioso di Dante, nonché giornalista (ha collaborato con il 'Paese Sera', 'L’Unità' e 'Il lavoro' e con Achille Bonito Oliva ha diretto la rivista 'Cervo Volante' 1981-1983), Sanguineti ha fatto sentire la sua voce anche fuori dal mondo accademico. Negli anni '70 il suo impegno divenne anche politico: venne infatti eletto consigliere comunale a Genova (1976 -1981) e deputato della Camera (1979 -1983), come indipendente nelle liste del Partito Comunista italiano.
Il mondo letterario lo ricorderà come il teorico del ''romanzo sperimentale'', propugnatore di una narrativa come pura forma ludica che decreta la fine delle trame psicologiche, il teorizzatore della ''poesia come un rap'', che si divertiva a ''sovvertire'' con i giochi linguistici e con l'uso ironico della parola; l'intellettuale controcorrente che amava definirsi scherzosamente ''l'ultimo marxista'', e che, ricevendo il Premio Campiello alla carriera nel 2003, lanciò un appello alla difesa dalla Costituzione suscitando feroci polemiche. Il Campiello non è stato l'ultimo premio ricevuto dallo scrittore: tre anni dopo, nel 2006, ha ricevuto infatti il Premio Librex Montale per l'insieme della sua opera poetica. (fonte Adnkronos)
Nato a Genova nel dicembre del 1930, Sanguineti, 79 anni, è stato un intellettuale a tutto tondo. Il suo costante impegno nell'ambito culturale ha avuto origine con le avanguardie degli anni Sessanta: insieme ad Angelo Guglielmi è stata la figura più celebre del Gruppo 63. Poeta, narratore, professore di letteratura all'Università di Torino, Salerno e Genova, autore di teatro, critico, saggista, studioso di Dante, nonché giornalista (ha collaborato con il 'Paese Sera', 'L’Unità' e 'Il lavoro' e con Achille Bonito Oliva ha diretto la rivista 'Cervo Volante' 1981-1983), Sanguineti ha fatto sentire la sua voce anche fuori dal mondo accademico. Negli anni '70 il suo impegno divenne anche politico: venne infatti eletto consigliere comunale a Genova (1976 -1981) e deputato della Camera (1979 -1983), come indipendente nelle liste del Partito Comunista italiano.
Il mondo letterario lo ricorderà come il teorico del ''romanzo sperimentale'', propugnatore di una narrativa come pura forma ludica che decreta la fine delle trame psicologiche, il teorizzatore della ''poesia come un rap'', che si divertiva a ''sovvertire'' con i giochi linguistici e con l'uso ironico della parola; l'intellettuale controcorrente che amava definirsi scherzosamente ''l'ultimo marxista'', e che, ricevendo il Premio Campiello alla carriera nel 2003, lanciò un appello alla difesa dalla Costituzione suscitando feroci polemiche. Il Campiello non è stato l'ultimo premio ricevuto dallo scrittore: tre anni dopo, nel 2006, ha ricevuto infatti il Premio Librex Montale per l'insieme della sua opera poetica. (fonte Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento