martedì, maggio 25, 2010

Presentato questa mattina, a Loano, il dvd "In 1000 Giorni. Da un mondo a due mondi"


Giovedì 27 maggio, a Loano, nel Cinema Teatro Loanese, alle ore 21.00 sarà presentato “In 1000 Giorni. Da un mondo a due mondi”, il dvd che raccoglie 32 cortometraggi, realizzati da studenti nell’ambito di due progetti coordinati aventi per tema l’adolescenza e la genitorialità: “Genitori e Figli adolescenti” e “L’Arte del rappresentare, per crescere, a scuola!”. I due progetti, coordinati dalla Cooperativa Sociale I.So., sono stati promossi e finanziati dal Distretto Sociosanitario n. 5 Finalese e dall’Assessorato ai Servizi Sociale e alle Politiche Giovanili del Comune di Loano.
Il progetto distrettuale “Genitori e Figli adolescenti”, co-finanziato dalla Regione Liguria, ha avuto un tavolo di coordinamento di cui hanno fatto parte anche gli operatori dell’ASL 2 Savones, Area Dipendenze S.C. SER.T. e del Nucleo Operativo Consultoriale di Finale Ligure, Centro Giovani. Il progetto si è sviluppato sulla base della precedente positiva esperienza riguardante l’area dell’accoglienza e dell’Affido Familiare.
Le classi partecipanti sono state: 3D dell’ I.C. Aycardi Finale Ligure, 3B dell’I.C. Aycardi di Borgio Verezzi, 3A dell’I.C. Aycardi di Pietra Ligure, il Laboratorio Cinema dell’I.C. Ramella di Loano, 2B dell’I.S.S. Finale Ligure (Alberghiero), 1E del Liceo Scientifico “A. Issel “ di Finale Ligure, le classi 1A Geometri, 1C Ragioneria, 2c Ragioneria, 2e ragioneria ed il Laboratorio Video del’ I.S.S. “G. Falcone” di Loano.
Il progetto di Loano “L’Arte del rappresentare, per crescere, a scuola!”, giunto quest’anno alla quinta edizione, è stato realizzato con il contributo dell’ISS G. Falcone e la collaborazione del Centro Informazione e Consulenza dell’Istituto Secondario Falcone, che opera all’interno della scuola proponendo attività di informazione, formazione e prevenzione legate alle tematiche adolescenziali e giovanili. Il progetto offre ai giovani una significativa possibilità di espressione, di originale interazione relazionale, di apprendimento tecnico e tecnologico, favorendo la dinamica di crescita all’interno delle strutture organizzate e del tessuto sociale.
Ai due progetti hanno partecipato in totale oltre 100 studenti della scuola media e 150 studenti delle superiori.
Gli argomenti trattati nei cortometraggi sono stati scelti dai ragazzi, che hanno spaziato tra tematiche legate al tempo libero, affettività, sessualità, sostanze stupefacenti, danaro, bullismo, doping, separazione familiare, morte, passioni artistiche, e altro ancora.
In alcuni video, grazie alla creatività e alle competenze dei ragazzi, ha avuto grande attenzione la parte musicale: sono state composti e musicati due brani inediti.
Inoltre, un laboratorio ha realizzato una lunga serie di interviste a genitori coinvolgendo anche, sotto tale veste, i propri docenti.
I due progetti si inserisco nell’ambito dell’attività di prevenzione primaria perseguita attraverso un’azione articolata di carattere formativo e culturale puntando al co-protagonismo dei giovani.
Nell’ambito scolastico i progetti hanno favorito la collaborazione, all’interno dei gruppi classe, tra docenti, studenti, famiglie, consentendo di ottenere informazioni sui servizi disponibili sul territorio (servizi sociali e sanitari).
Tra i risultati più significativi emerge il conseguimento di competenze da parte degli studenti nella progettazione di prodotti video, nella capacità di dialogare con i compagni, nel portare
elementi culturali adeguati alle situazioni descritte, nelle azioni di ripresa e montaggio, nell’organizzazione del lavoro.
Spesso i docenti hanno segnalato un contributo significativo di questa attività per il miglioramento delle dinamiche interne alla classe, in particolare per quel che riguarda il superamento di atteggiamenti di marginalizzazione nei confronti di compagne e compagni o per quel che riguarda lo sviluppo di importanti momenti di confronto e dialogo su tematiche non scolastiche.
Le famiglie hanno segnalato con molto favore il forte coinvolgimento dei figli in questa attività, anche quando ciò ha comportato la scelta di tenere i genitori all’oscuro del processo di costruzione del video. In ogni caso si sono avuti casi e momenti di coinvolgimento dei genitori nell’organizzazione del lavoro o addirittura nella realizzazione dello stesso.
Infine, sono stati gli stessi studenti a valutare i risultati del proprio lavoro sia osservandone l’efficacia rispetto a quanto progettato, sia confrontandosi con i lavori dei compagni. In questo senso l’esperienza costituisce per i partecipanti un interessante percorso formativo sulla capacità di giudizio critico.

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