Sabato 29 maggio, ad Alassio, alle ore 21.00, nell’Auditorium della Biblioteca “R. Deaglio”, si svolgerà la presentazione del libro “Il dono al tempo di internet” di Marco Aime e Anna Cossetta (Einaudi 2010).
La Rete sembra promuovere la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco. Ma il file sharing, il free software, i blog e i social network sono davvero in grado di creare una vicinanza, un legame, una comunità? Marco Aime e Anna Cossetta ne “Il dono al tempo di internet” sollevano questioni enormi, in modo stimolante e con intento propositivo. Gli esseri umani vivono di relazioni e ogni relazione è una forma di scambio. Tra i paradigmi più studiati dall'antropologia vi è quello apparentemente indecifrabile del "donare", un atto che da vita a un legame tra gli individui che va ben al di là del puro scambio economico. Persino nella nostra società dominata dal mercato si annidano ancora molti momenti dove il dono è un protagonista fondamentale.
Gli autori rintracciano nello scambio offerto dalla rete nell'era digitale alcuni equivalenti del paradigma "dono" (la cui natura multiforme e versatile non ha mai smesso di essere al centro degli interessi dell'antropologia fin dai tempi di Marcel Mauss), in quei "beni informatici" che viaggiano rapidamente da un computer all'altro: file musicali, programmi, informazioni, dati. E si chiedono se gli scambi in rete (file sharing, peertopeer, free software, Wikipedia, i blog, i forum, i social network) siano dei nuovi promotori di socialità, e se i loro modelli relazionali abbiano ripercussioni sugli schemi e le dinamiche più tradizionali della società in cui viviamo.
“Su Internet” scrivono gli autori nella presentazione del volume “si trova di tutto, e quasi tutto gratis: dalle informazioni di Wikipedia ai pareri degli esperti sui blog (foto) e i forum, fino ai brani musicali sui network peer to peer. Chi regala il proprio lavoro, le proprie idee, i propri file sulla Rete sta facendo un dono? A chi, e perché? E con quali conseguenze?
Tra i paradigmi piú studiati dall'antropologia vi è quello apparentemente indecifrabile del «donare», un atto che dà vita a un legame tra donatore e ricevente fondato sulla tensione della perdita. Il caso dei moderni scambi online sembra diverso: dov'è la perdita e il guadagno nel turbine virtuale delle comunità su Internet? E senza la forza del dono, come si possono stabilire dei rapporti significativi tra utenti, tra cittadini, tra esseri umani?
Eppure, la nostra epoca sarà sempre di piú pervasa dalla Rete, dalla sua capacità di connettere milioni di persone e dalla sua difficoltà a dare loro ciò di cui hanno da sempre bisogno: delle relazioni profonde con i propri simili.”
Partecipano alla presentazione del libro Nicola Stella, capo redattore del Secolo XIX e Riccardo Aicardi.
La Rete sembra promuovere la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco. Ma il file sharing, il free software, i blog e i social network sono davvero in grado di creare una vicinanza, un legame, una comunità? Marco Aime e Anna Cossetta ne “Il dono al tempo di internet” sollevano questioni enormi, in modo stimolante e con intento propositivo. Gli esseri umani vivono di relazioni e ogni relazione è una forma di scambio. Tra i paradigmi più studiati dall'antropologia vi è quello apparentemente indecifrabile del "donare", un atto che da vita a un legame tra gli individui che va ben al di là del puro scambio economico. Persino nella nostra società dominata dal mercato si annidano ancora molti momenti dove il dono è un protagonista fondamentale.
Gli autori rintracciano nello scambio offerto dalla rete nell'era digitale alcuni equivalenti del paradigma "dono" (la cui natura multiforme e versatile non ha mai smesso di essere al centro degli interessi dell'antropologia fin dai tempi di Marcel Mauss), in quei "beni informatici" che viaggiano rapidamente da un computer all'altro: file musicali, programmi, informazioni, dati. E si chiedono se gli scambi in rete (file sharing, peertopeer, free software, Wikipedia, i blog, i forum, i social network) siano dei nuovi promotori di socialità, e se i loro modelli relazionali abbiano ripercussioni sugli schemi e le dinamiche più tradizionali della società in cui viviamo.
“Su Internet” scrivono gli autori nella presentazione del volume “si trova di tutto, e quasi tutto gratis: dalle informazioni di Wikipedia ai pareri degli esperti sui blog (foto) e i forum, fino ai brani musicali sui network peer to peer. Chi regala il proprio lavoro, le proprie idee, i propri file sulla Rete sta facendo un dono? A chi, e perché? E con quali conseguenze?
Tra i paradigmi piú studiati dall'antropologia vi è quello apparentemente indecifrabile del «donare», un atto che dà vita a un legame tra donatore e ricevente fondato sulla tensione della perdita. Il caso dei moderni scambi online sembra diverso: dov'è la perdita e il guadagno nel turbine virtuale delle comunità su Internet? E senza la forza del dono, come si possono stabilire dei rapporti significativi tra utenti, tra cittadini, tra esseri umani?
Eppure, la nostra epoca sarà sempre di piú pervasa dalla Rete, dalla sua capacità di connettere milioni di persone e dalla sua difficoltà a dare loro ciò di cui hanno da sempre bisogno: delle relazioni profonde con i propri simili.”
Partecipano alla presentazione del libro Nicola Stella, capo redattore del Secolo XIX e Riccardo Aicardi.
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