Stabilito, dopo le gravi emergenze di Genova e dello Spezzino dello scorso settembre, che sono le aree di confine tra i boschi abbandonati all'incuria e le zone urbane i punti di maggiore rischio incendio per le abitazioni, la Regione Liguria torna ad affrontare il problema con un provvedimento finanziario. Per venire incontro ai comuni, ai quali spettano gli interventi di prevenzione in questi terreni, spesso abbandonati da anni, con fronde e arbusti che lambiscono le case, la giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Protezione Civile Giancarlo Cassini, ha stanziato 880 mila euro. Lo stanziamento va incontro ai comuni che con gli enti delegati, le Comunità Montane, il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, i volontari antincendi boschivi dovranno individuare le iniziative più idonee per mitigare il rischio incendi. "Per esempio - afferma Cassini, che già lo scorso anno aveva fatto approvare dalla Regione Liguria le carte delle aree di interfaccia fra bosco e zone urbane, - è necessario che sia effettuato un censimento dei punti acqua che dovranno essere costantemente mantenuti efficienti e pronti per essere usati in casi di emergenza". "Ed è inoltre necessario realizzare nuovi punti di approvvigionamento idrico strategicamente dislocati tra bosco e città anche per i mezzi e gli elicotteri antincendio". Il finanziamento della giunta regionale è destinato anche al potenziamento delle attrezzature e degli automezzi speciali del volontariato.
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lunedì, dicembre 07, 2009
Nuovi fondi per task force antincendi boschivi per la prevenzione fiamme al confine tra bosco e aree urbane
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