Col patrocinio del Comune di Bordighera – assessorati alla Cultura e al Turismo- Gabriella Allara espone i suoi “Ritratti a Matita e Sanguigna” nella suggestiva sede dell’ex chiesa Anglicana dal 26 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010 con il seguente orario di tutti i giorni: 15,30/19. L’inaugurazione della mostra si terrà alle 17 del 26 dicembre. Ingresso libero.
Gabriella Allara nasce a Bordighera, dove vive e lavora. Figlia d’arte. Il padre, Giuseppe, stimato pittore e fondatore della Galleria d’Arte “La Certosa”, è stato commemorato nel 2008 in occasione del centenario della nascita con un’esposizione presso l’ex chiesa Anglicana.
Artista figurativa. Le sue tecniche più usate sono l’acquerello, la tempera, l’olio e la china. Conosciuta soprattutto per il suoi “carrugi”, suggestivi lavori eseguiti in china bianca su nero, ritraenti angoli caratteristici dei paesi dell’entroterra ligure ricco di scorci.
Ha scritto di lei il professor Giacomo Migone: “… possiede le innate, peculiari doti, privilegio delle creature elette, che volgono all’elevazione della mente e alla commozione del cuore, dinanzi al mistico richiamo della natura. Pur denotando istintive predisposizioni nell’interpretazione di soggetti paesaggistici, evocativamente resi, sente particolarmente attrazione per lo studio della figura”.
Allieva di Giuseppe Balbo e di Enzo Maiolino. Dopo un periodo di silenzio artistico, causato da motivi familiari, torna al pubblico dal 1992 con mostre collettive e dal 2005 con la mostra “Ritratti a matita e sanguigna”, riprendendo un’attività espositiva che in passato aveva caratterizzato la sua produzione.
Ha esposto in collettive e personali in tutto l’entroterra del Ponente ligure, a Bordighera, Vallecrosia, Ventimiglia, Sanremo, Imperia, Principato di Monaco, Milano, Parma, Biella, Villefranche sur mer, Menton (Francia).
Francesco Mulè
Gabriella Allara nasce a Bordighera, dove vive e lavora. Figlia d’arte. Il padre, Giuseppe, stimato pittore e fondatore della Galleria d’Arte “La Certosa”, è stato commemorato nel 2008 in occasione del centenario della nascita con un’esposizione presso l’ex chiesa Anglicana.
Artista figurativa. Le sue tecniche più usate sono l’acquerello, la tempera, l’olio e la china. Conosciuta soprattutto per il suoi “carrugi”, suggestivi lavori eseguiti in china bianca su nero, ritraenti angoli caratteristici dei paesi dell’entroterra ligure ricco di scorci.
Ha scritto di lei il professor Giacomo Migone: “… possiede le innate, peculiari doti, privilegio delle creature elette, che volgono all’elevazione della mente e alla commozione del cuore, dinanzi al mistico richiamo della natura. Pur denotando istintive predisposizioni nell’interpretazione di soggetti paesaggistici, evocativamente resi, sente particolarmente attrazione per lo studio della figura”.
Allieva di Giuseppe Balbo e di Enzo Maiolino. Dopo un periodo di silenzio artistico, causato da motivi familiari, torna al pubblico dal 1992 con mostre collettive e dal 2005 con la mostra “Ritratti a matita e sanguigna”, riprendendo un’attività espositiva che in passato aveva caratterizzato la sua produzione.
Ha esposto in collettive e personali in tutto l’entroterra del Ponente ligure, a Bordighera, Vallecrosia, Ventimiglia, Sanremo, Imperia, Principato di Monaco, Milano, Parma, Biella, Villefranche sur mer, Menton (Francia).
Francesco Mulè
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